‘Siete invitati a vedere girare la terra in San Petronio’. Con le stesse parole usate da Jean Bernard Focault nel 1851, Umberto Eco (a cui il ‘Pendolo di Focault’ ha ispirato uno dei libri più noti) riproporrà, sabato, l’esperimento del pendolo nella basilica di Bologna.

L’iniziativa è il piatto forte di ‘Cronobie – Cronache dal futuro della scienza’, ed è dedicata dal Comune e dall’Università alla divulgazione scientifica. Per quattro giorni ci saranno in città mostre, proiezioni, spettacoli incontri, dibattiti e giochi per avvicinare il mondo della scienza ai non addetti ai lavori.

Il fisico francese con il suo esperimento dimostrò al pubblico la rotazione della terra nello spazio del suo asse appendendo sul soffitto del Pantheon di Parigi un pendolo di 11 metri con alla base una sfera da 28 chili. Facendolo oscillare, lo stilo del pendolo disegnava su mucchi di sabbia fine posti sul pavimento dei segni che si spostavano come sul quadrante di un orologio.

La prima prova della rotazione terrestre avvenne proprio a Bologna nel 1790, quando però l’abate Guglielmini, che lasciò cadere dei gravi dalla torre degli Asinelli, sbagliò alcuni calcoli e non riuscì a trovare il linguaggio giusto per farsi capire. Nella basilica di San Petronio, il pendolo rimarrà fino al 21 ottobre.