“Il Comune di Modena, nell’ambito dell’attività di controllo sull’Ici, negli ultimi quattro anni ha emesso oltre 32mila avvisi di liquidazione, d’accertamento e di recupero di imposta su rendita catastale. Il 15% di questi è stata annullata dall’Ufficio Riscossioni a fronte di motivate richieste dei contribuenti. Gli errori in questione, però, non derivano quasi mai da erronee valutazioni discrezionali”.

Lo ha dichiarato nel corso del Consiglio comunale l’assessore al Bilancio Francesco Raphael Frieri, rispondendo ad un’interrogazione del consigliere della Lega Nord Mauro Manfredini, in cui si chiedeva un risarcimento per danni da errate sanzioni in materia Ici. Frieri ha ricordato che la percentuale degli annullamenti è ridotta (3%) nel caso di avvisi di accertamento e aumenta invece nel caso delle liquidazioni, che vengono elaborate automaticamente dal programma informatico, confrontando la denuncia Ici e il bollettino di pagamento. Tra i casi in cui le liquidazioni devono essere annullate Frieri ha ricordato l’omessa presentazione di denuncia di variazione in caso di cessione degli immobili, l’omessa presentazione delle comunicazioni di uso gratuito o di affitto a patti concordati, gli errori presenti nelle denunce e la presenza di dati catastali non aggiornati.

“L’attività di liquidazione – ha sottolineato Frieri – è dovuta e obbligatoria e gli operatori si rapportano al contribuente con disponibilità e trasparenza, dando tutto l’aiuto possibile ove richiesto e annullando d’ufficio gli atti per i quali il contribuente fornisce la prova dell’errore”. Infine, Frieri ha ricordato che negli avvisi di pagamento sono elencati gli immobili per i quali è stata calcolata l’imposta dovuta, in modo che il contribuente possa controllare la correttezza dell’avviso stesso e la fondatezza della liquidazione e ha tre anni di tempo per chiedere il rimborso in caso di comunicazione errata.