Il laboratorio come momento della sperimentazione operativa. La sua prospettiva di lunga scadenza è quella di un Laboratorio che sia al tempo stesso produzione di idee e sede di confronto, struttura tecnica dell’Amministrazione e spazio operativo aperto alla collaborazione esterna: studiare, esplorare, con l’idea che il punto d’arrivo dovrà essere un nuovo tipo di piano urbanistico, più direttamente derivato da progetti effettivi della città, sia fisica che sociale.

Nuove centralità si propongono per la periferia; nuovi spazi pubblici per una pratica sociale in gran parte da reinventare; nuovi luoghi e nuovi temi collettivi come reinterpretazione del sistema dei servizi pubblici; nuovi requisiti di qualità e monitoraggio del sistema ambientale. Perché lo scopo è sempre quello: dare corpo a un’idea di ambiente urbano che sia davvero capace di rispondere più compiutamente alle molteplici e variegate aspettative degli abitanti (dei singoli e dei gruppi), dei nuovi abitanti, degli ospiti e dei visitatori della città.

Il laboratorio come atelier di progettazione urbana.
Sarà operativo dal 12 al 15 settembre al Foro Boario. In esso opereranno i sette gruppi di lavoro provenienti dalle Università di Bologna, Firenze, Genova, Parma, Torino e Venezia composti da studenti e giovani collaboratori, coordinati da un docente di riferimento, assieme ai progettisti del Comune di Modena.

L’atelier sarà aperto a tutti, dalle ore 10.00 alle ore 23.00; al suo interno, da lunedì a mercoledì, ciascun gruppo di lavoro porta a conclusione il progetto sul luogo assegnato ed è a disposizione dei cittadini per dare informazioni e discutere le scelte proposte. La giornata di chiusura, giovedì 15 settembre, è interamente dedicata ad un seminario di presentazione dei progetti e di discussione pubblica. La settimana successiva tutti i progetti saranno in mostra e verranno presentati al Festival dell’Architettura di Parma.