Entro il 20 settembre il Comune di Bologna e la Soprintendenza ai Beni culturali dovranno trasmettere alla Procura del capoluogo emiliano tutta la documentazione relativa ai lavori di ammodernamento della tribuna dello stadio Dall’Ara, sui quali e’ stata aperta un’inchiesta per presunti abusi edilizi: l’ipotesi e’ l’assenza dell’autorizzazione da parte della Soprintendenza, necessaria poiche’ l’impianto, costruito nel 1927, e’ sottoposto a vincolo.


La Procura vuole infatti controllare se e’ stato rispettato l’iter procedurale previsto dal codice dei beni culturali e del paesaggio emanato nel gennaio 2004. In particolare il Pm Antonio Rustico, cui il Procuratore aggiunto Luigi Persico ha affidato l’inchiesta, dovra’ accertare chi, ha eventualmente violato la normativa: l’articolo 169 del codice punisce infatti chi compie opere illecite senza autorizzazione, ma occorrera’ anche chiarire se il settore Ingegneria civile e infrastrutture del Comune ha segnalato il progetto dei lavori alla Soprintendenza.
Proprio per iniziare a fare chiarezza, la Procura ha chiesto di acquisire i progetti, le approvazioni e i rilievi fotografici relativi alle modifiche apportate alla tribuna.
Il fascicolo e’ stato aperto proprio sulla base di una segnalazione fatta dalla Soprintendenza ai beni culturali, arrivata in Procura pochi giorni prima la pubblica denuncia fatta ieri dal consigliere comunale del gruppo ”La Tua Bologna” Alecs Bianchi. L’assessore comunale ai Lavori pubblici Maurizio Zamboni aveva comunque precisato che il problema riguarda la vecchia maggioranza, visto che la giunta Cofferati si e’ insediata quando i lavori erano gia’ stati fatti.
Secondo Piero Ravaglia, progettista, direttore dei lavori, nonche’ presidente di Schematre, la societa’ che ha realizzato le modifiche alla tribuna, i lavori si sono svolti secondo le regole.