Chi sono i lavoratori che si rivolgono ai centri per l’impiego e come la pensano sui servizi che vengono loro offerti? E come vengono giudicati i centri dalle imprese che ad essi si rivolgono per trovare persone da impiegare presso di loro? A queste domande risponde una ricerca dell’istituto Poleis, condotta per conto della Regione – anche attraverso interviste – sull’utenza dei centri per l’impiego e cioè i lavoratori e le imprese. La ricerca è stata condotta negli anni 2003 e 2004.


Dai dati analizzati emerge che nel corso del 2003 circa 99 mila persone hanno rilasciato la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (che proprio dal 2003 ha sostituito l’iscrizione alle liste di disoccupazione). Di queste il 63% è donna. La maggior parte delle persone disponibili a un’offerta di lavoro ha un’età compresa tra i 25 e i 44 anni. Gli over 50 sono l’11,6%. Le persone in possesso di titoli di studio bassi sono il gruppo prevalente e rappresentano il 54,5% dell´utenza. Gli immigrati sono l’8%.
Al momento dell´intervista, il 53,3% risulta occupato. Tra gli occupati, il 67,1% è un lavoratore atipico (35.400 in cifre assolute), prevalentemente dipendente a tempo determinato. Più di un terzo si dichiara disoccupato. Il 5,8% è rappresentato da studenti.
Molto diffuso il lavoro a tempo parziale: riguarda il 26,6% del totale degli occupati e il 35,1 delle donne occupate. Nella maggior parte dei casi questa modalità contrattuale è richiesta dall´impresa, ma nel caso delle donne il part time è per lo più frutto di una scelta personale, strettamente correlata alle responsabilità e ai carichi familiari. Infatti la percentuale di donne che lavorano part time aumenta sensibilmente al crescere delle responsabilità familiari, ossia in presenza di figli, passando al 26,3% al 46,4.

Tra gli utenti occupati, il 9,4% ha trovato lavoro attraverso i centri per l´impiego; il 38,3% grazie alle segnalazioni da parte di familiari e amici; il 16,2% con l´invio di curriculum. Seguono i contratti interinali e quelli a causa mista con una percentuale inferiore al 6%. Tra gli occupati che dichiarano di aver trovato lavoro attraverso i centri per l´impiego, il 69,5% è donna; i soggetti a bassa scolarità il 60,6%. Il lavoro trovato è nel 65,8% dei casi un contratto a termine, nel 27,2% a tempo indeterminato.
Il motivo principale per il quale le persone ricorrono ai centri per l´impiego è il desiderio di trovare un lavoro (62,2%). L´11,1% desidera ricevere informazioni sull´accesso a corsi di formazione, mentre il 9,2 intende effettuare brevi esperienze di lavoro o tirocini. Infine, quasi il 6% dichiara di essersi recato presso i centri per l´impiego per imparare o migliorare le proprie modalità di ricerca di lavoro.
I servizi complessivamente più apprezzati sono gli incontri di gruppo sulle professioni, i laboratori per la ricerca attiva di lavoro e i servizi di informazione orientativa. Il 53,7% degli utenti ha effettuato il colloquio di orientamento. Il 77,3% ha espresso un servizio di soddisfazione circa il colloquio effettuato.
Per quanto riguarda il giudizio di soddisfazione complessiva, gli utenti soddisfatti sono il 45,8% (voto superiore a 7/10), gli insoddisfatti (voto inferiore a 5/10) il 14,8%. L´insoddisfazione è per lo più legata alla scarsità di offerte di lavoro da parte degli operatori dei centri.