L’Assemblea legislativa
dell’Emilia Romagna ha approvato oggi (favorevoli Ds, Margherita, Prc, Verdi, Pdci, Sdi, Idv; contrari Fi, An, Udc, Lega, per l’Emilia Romgna) l’assestamento 2005 della Regione e la legge finanziaria collegata. Approvati anche due ordini del giorno. Il primo (con il si’ della maggioranza e il no dell’opposizione) considerando inadeguata la vigente legislazione in materia di Consorzi di bonifica, impegna il consiglio e la giunta ad approvare (entro il dicembre di quest’anno) un testo di legge che riordini questi organismi.


Approvato all’unanimita’ il secondo (sulla base di un testo presentato da Galletti (Udc), Dragotto (Fi) e altri consiglieri dell’opposizione, emendato su proposta della maggioranza, che impegna la giunta ad attivarsi presso il Parlamento e il Governo al fine di modificare l’articolo 3 della Legge 30 luglio 2004. E cio’ allo scopo di consentire alle Regioni di ricorrere all’indebitamento per finanziare gli investimenti di soggetti esterni alla pubblica amministrazione nei campi di ricerca e innovazione, qualificazione delle risorse umane, ambiente, famiglie, enti appartenenti al cosiddetto terzo settore.


Sulla finanziaria e’ stato presentato un emendamento, poi approvato, all’articolo 22 (relativo alle modifiche della legge numero 30) che disciplina il trasporto pubblico regionale e locale, firmato da Ugo Mazza (Ds). Esso prevede che la giunta possa concedere contributi straordinari alle imprese di trasporto pubblico ferroviario, determinarne i criteri e le modalita’ di erogazione, ‘acquisito il parere della commissione competente’.



Presentati anche quattro emendamenti sull’articolo 28 (proroga degli organi dei consorzi di bonifica). Voto favorevole ha ricevuto quello firmato da Nino Beretta, che ha cassato la parte dell’articolo che prevedeva la decadenza degli organi consortili (e la nomina di commissari straordinari da parte della Regione) entro il prossimo marzo, qualora non fosse intervenuta la legge di riordino. Respinti invece gli emendamenti presentati da Fi, per l’Emilia Romagna, Udc, dal gruppo di An e da Mauro Manfredini della Lega, che chiedevano la soppressione dell’intero articolo.

”La manovra di assestamento, per quel che attiene i mezzi regionali propri – ha dichiarato in aula il relatore Nino Beretta – ammonta complessivamente a 187 milioni di euro: 142 per spese correnti e 45 per spese d’investimento in conto capitale. Le voci degli incrementi delle spese correnti sono: l’integrazione del finanziamento del Servizio sanitario (95 milioni); i co-finanziamenti (12,97mln) dei programmi comunitari contenuti nel Piano regionale di Sviluppo rurale (2000-2006), nel Documento unico di programmazione – Obiettivo 2, nello Sfop (lo strumento finanziario di orientamento della pesca).



E ancora, gli interventi destinati al commercio (2,35mln); le attivita’ di formazione professionale, diritto allo studio, scuola, e anziani e fondo per la non autosufficienza (5,30mln); iniziative culturali ed attivita’ dei centri (2,75mln); difesa del suolo e riduzione del rischio sismico(1,26mln);interventi per la programmazione territoriale e dei sistemi di mobilita’(1,80mln).



Altre le voci attengono all’attivita’ della Regione: copertura del prossimo contratto del pubblico impiego (2mln); interventi a supporto dell’ attivita’ istituzionale dell’ ente (2,53mln); dotazione necessaria al finanziamento del fondo di riserva per spese obbligatorie (10,73mln), altri oneri di funzionamento(3,83mln).

Gli incrementi per gli investimenti, invece, riguardano la conferma e lo sviluppo del Piano telematico regionale (8,60mln); la difesa della costa danneggiata dalle mareggiate e gli interventi di protezione civile (4,45mln); l’incremento dell’accantonamento per la realizzazione dei programmi speciali d’area (2,50mln) e per i programmi regionali di investimento delle strutture sanitarie(6,50mln), lo sviluppo delle zone montane (4,48mln), la riqualificazione e valorizzazione di aree commerciali (3,50mln, destinati agli enti locali), contributi alle Province per sistemazione, miglioramento o costruzione di strade comunali(1,50mln), nuove acquisizioni e interventi di risanamento e adeguamento di immobili della Regione(12,3mln).



”L’assestamento 2005 – ha poi aggiunto Beretta – conferma la rigorosa impostazione data al preventivo e svolge una funzione ricognitiva importante, date le nuove norme sull’ indebitamento introdotte dalla finanziaria nazionale che hanno fatto venir meno la possibilita’ di utilizzare mutui per finanziare investimenti a favore di imprese, famiglie ed enti appartenenti al terzo settore”.