“La decisione di rinviare a settembre la delibera relativa alla futura costruzione di alloggi di edilizia popolare in Viale Torino a Sassuolo è una indegna presa in giro nei confronti delle centinaia di cittadini che erano intervenuti alla seduta del consiglio” così commenta Luca Caselli la decisione di rinvio presa all’ultimo momento dalla maggioranza a Sassuolo di fronte alla protesta dei residenti.

“Stupisce che il Sindaco Graziano Pattuzzi sia stato sempre pronto a ricevere gli applausi della gente sulla vicenda dello sgombero di Via San Pietro (proposto e sostenuto peraltro da AN) e poi, di fronte alla prima protesta, rifiuti il dibattito politico e cerchi di tappare la bocca alle minoranze”.
“Non si erano mai viste – prosegue Caselli – tante persone in consiglio comunale da dieci anni a questa parte: un segnale evidente di come il tema fosse problematico e sentito. Il fatto che le forze di maggioranza abbiano rifiutato il confronto e abbiano invitato la gente ad uscire dall’aula è indice sintomatico di come la sinistra – anche in Emilia – non sia spesso più in grado di dialogare con la popolazione e di come si cerchino di fermare a priori le discussioni con atti di forza, contrari peraltro al regolamento del consiglio comunale”.


“L’emergenza abitativa a Sassuolo non si risolve con la costruzione di nuovi ghetti in zone residenziali: al Comitato dei cittadini di Viale Torino va il plauso e l’appoggio politico di AN per avere finalmente messo l’Amministrazione Comunale di fronte alla necessità di confronto con la città, aspetto, questo, che ormai da troppi anni è trascurato”.


“Piuttosto che nuovi palazzoni per extracomunitari – conclude Caselli – si pensi a realizzare anche a Sassuolo (così come a Modena) zone di edilizia convenzionata per le Forze dell’Ordine e per le relative famiglie, categoria troppo spesso dimenticata in nome dell’ipocrisia politica legata al tema dell’immigrazione extracomunitaria”.