Da oggi Bologna e Firenze sono unite da un’alleanza strategica per lo sviluppo economico, strutturale e culturale. Un protocollo che, per la
prima volta in Italia, darà avvio a una cooperazione concreta tra i due Comuni su una rosa di temi che vanno dalla comunicazione alla cultura, dalla scuola alla formazione, dalle politiche per l’ambiente alla gestione dei servizi, per arrivare al sistema commerciale, produttivo e turistico, ai trasporti e alle infrastrutture.

Questa mattina a Vernio (Prato), a metà
strada tra Bologna e Firenze, i due sindaci Sergio Cofferati e Leonardo
Domenici, hanno firmato il patto strategico per lo sviluppo di una delle
aree economicamente, culturalmente e socialmente più interessanti d’Europa.
La firma, seguita da uno scambio simbolico di doni tra i due primi
cittadini e gli assessori delle due Giunte comunali, si è svolta a bordo di
un treno messo a disposizione per l’occasione da Trenitalia, rappresentata
dall’amministratore delegato, Roberto Testore, e dal direttore generale
operativo, Massimo Ghenzer.
Della delegazione di Bologna, erano presenti il
presidente del Consiglio Comunale, Gianni Sofri, e gli assessori Paola
Bottoni (bilancio), Angelo Guglielmi (cultura), Silvana Mura (attività
produttive), Giuseppe Paruolo (sanità), Anna Patullo (ambiente e sport),
Maria Virgilio (scuola), Maurizio Zamboni (mobilità).
La delegazione di
Firenze era composta dal presidente del Consiglio Comunale, Eros
Cruccolini, e dagli assessori Cristina Bevilacqua (partecipazione), Gianni
Biagi (urbanistica), Graziano Cioni (politiche sociali), Paolo Coggiola
(casa e lavori pubblici), Lucia De Siervo (terzo settore, e-gov), Claudio
Del Lungo (ambiente), Eugenio Giani (sport e gemellaggi), Daniela Lastri
(scuola), Riccardo Nencini (innovazione e organizzazione).


Il patto sarà operativo da settembre, quando cadrà anche l’ultimo diaframma
della galleria, decisivo per il collegamento rapido tra Bologna e Firenze,
due realtà gemelle. L’alta velocità ferroviaria, che consentirà di
collegare le due città in meno di mezz’ora, è infatti uno dei punti di
partenza dell’accordo, insieme con i lavori per il potenziamento
dell’autostrada. Queste importanti novità saranno dunque accompagnate da un
lavoro concreto delle due municipalità per creare un sistema nuovo in grado
di conquistare un posto d’onore tra le aree europee caratterizzate da alta
qualità della vita, alto tasso di sviluppo e alto indice di innovazione e
creatività.



“Il patto tra Bologna e Firenze nasce da radici lontane e guarda allo
sviluppo dei prossimi anni. In un mondo dove la dimensione globale acquista
sempre più importanza, le amministrazioni devono osservare con attenzione e
reinventare la dimensione locale – ha dichiarato il sindaco di Bologna,
Sergio Cofferati -. In virtù delle nuove tecnologie e di infrastrutture
sempre più potenti, mutano velocemente anche i tempi e le distanze. In una
fase di difficoltà e di crisi come quella che stiamo vivendo, le comunità
devono aprirsi e mettere a disposizione il loro patrimonio culturale,
sociale ed economico. Date queste premesse, ci siamo chiesti quale fosse il
sistema più interessante con cui integrarsi e interagire, e crediamo che il
territorio di Firenze, per le sue caratteristiche, sia la realtà migliore
con la quale avviare progetti comuni. Per ragioni storiche e indicatori
simili, se non in qualche caso uguali, Bologna e Firenze sono due territori
che insieme sono in grado di produrre innovazione e coesione sociale, due
condizioni necessarie per garantire un’alta qualità della vita e una forte
attrazione economica. L’alleanza strategica non è importante solo per le
due città, ma sancisce la nascita di un’area vasta del Paese,
contraddistinta da valori profondi e radicati. La firma di oggi è solo la
prima maglia di una rete che si estenderà e il superamento delle soglie che
finora ci hanno diviso permetterà di allargare questo progetto anche ad
altre città. Sono convinto che questa nuova dimensione sia necessaria per
un’integrazione concreta che guarda all’antica via della cultura e lavora
per un futuro comune di sviluppo economico e culturale, e con l’obiettivo
di creare una rete organizzata di relazioni in grado di rapportarsi al
meglio con la nuova dimensione europea”.



“La firma di oggi avviene in un luogo simbolico, anche perché il
riferimento al collegamento ferroviario tra le due città è essenziale per
sviluppare i rapporti e la collaborazione – ha dichiarato il sindaco di
Firenze, Leonardo Domenici -. Questo accordo è una novità in un momento non
facile, in cui i sistemi territoriali tendono a chiudersi, a difendersi.
Noi invece abbiamo voluto aprirci alla collaborazione, allo scambio, al
confronto, perché crediamo che per vincere le sfide che abbiamo di fronte,
in una società che cambia velocemente e in un sistema sempre più complesso
e competitivo, la strada giusta sia unire le forze e cercare insieme
progetti, soluzioni e obiettivi strategici condivisi. Agire in un’ottica
comparativa ci farà vedere meglio i problemi delle nostre città, chiamate
ad affrontare situazioni analoghe. Dobbiamo utilizzare competenze e
creatività per confrontare e mettere in rete le diverse risposte e le
diverse soluzioni. I dati di confronto tra Firenze e Bologna presentano
grandi analogie e laddove ci sono invece delle differenze, queste possono
diventare una ricchezza. L’intesa di oggi non si basa su un atto
volontaristico ma su analisi obiettiva e dati di fatto. Sono elementi
importanti per lo sviluppo del territorio. Pensiamo che questa esperienza
possa diventare elemento di stimolo e di esempio anche per altre città.
Aumentare il tasso di cooperazione e integrazione tra le città, aprirsi e
dimostrare che la paura non predomina ma che va avanti un’idea di
integrazione, è importante anche per dare una risposta al bisogno di
sicurezza delle comunità. Questo è particolarmente importante in un momento
difficile a livello internazionale come quello che stiamo vivendo”.