Arriva l’estate, per eccellenza il periodo del riposo e delle vacanze, ma anche un periodo in cui aumenta il fabbisogno e il consumo di sangue. E allora: “Estate 2005, pronti a partire?”. Bene, allora fai una “partenza intelligente”. “Dona il sangue prima di andare in vacanza”. E’ questo il messaggio che campeggia su manifesti, locandine e sulla pubblicazione inviata ai donatori di sangue.

Anche quest’anno la Regione Emilia-Romagna, assieme alle associazioni Avis e Fidas/Advs, si rivolge ai donatori per chiedere loro di effettuare una donazione di sangue prima del riposo estivo.
Il gesto della donazione che viene sollecitato è particolarmente importante in questo periodo, perché d’estate il bisogno di sangue aumenta: nelle località turistiche, nella riviera adriatica, nelle città dell’Emilia-Romagna si riversano da luglio a settembre milioni di turisti italiani e stranieri. Il fabbisogno di sangue, del resto, è in costante crescita durante tutto l’anno: una crescita legata all’aumento degli interventi e dei servizi che utilizzano sangue e plasma, ad esempio i trapianti e la traumatologia, ma anche l’oncologia e l’assistenza domiciliare.


La campagna di comunicazione estiva prevede una pubblicazione di 8 pagine spedita in questi giorni a casa degli oltre 155mila donatori dell’Emilia-Romagna; manifesti e locandine affissi in tutto il territorio regionale: nelle sedi delle associazioni dei donatori, nei centri trasfusionali, negli ospedali e negli ambulatori.


Dopo l’estate, riprenderà la campagna annuale di promozione delle donazioni di sangue “La vita non aspetta. Diventa donatore di sangue”: saranno allestiti stand informativi nei più importanti centri commerciali della Coop, e due camper personalizzati con le immagini della campagna percorreranno i principali centri dell’Emilia-Romagna.



LA RACCOLTA DI SANGUE NEL 2004 E NEL PRIMO QUADRIMESTRE DEL 2005

La pubblicazione che in questi giorni sta raggiungendo le case dei donatori si apre con il positivo bilancio delle donazioni: proprio in virtù del contributo di tanti volontari, il Servizio sanitario regionale nel 2004 e nei primi quattro mesi del 2005 ha potuto soddisfare pienamente le esigenze di sangue dei propri servizi sanitari (in ospedale, in ambulatorio, a domicilio) ed ha aumentato il proprio contributo alle regioni che ancora autosufficienti non sono. In particolare, le unità di sangue intero raccolte nel corso del 2004 sono state 243.265, il 2,1% in più rispetto all’anno precedente; nello stesso periodo il consumo è stato di 229.544 unità, con un incremento del 2,5%.

Nel primo quadrimestre 2005 la raccolta è rimasta sostanzialmente stabile (meno 0,5%), mentre i consumi hanno continuato a salire (più 2,1%). In crescita, infine, anche le unità di sangue intero inviate alle altre regioni: erano state 12.550 nel 2003, sono state 13.785 nel 2004 (più 9,84%). Ma il dato più confortante è stato quello relativo al numero dei donatori: nel corso del 2004 sono aumentati di 3.780 unità, a dimostrazione che lo slancio di altruismo e solidarietà che da sempre caratterizza questa regione non si è arrestato, e che la campagna di comunicazione sta continuando a funzionare.