“E’ necessaria ed urgente una nuova politica per il settore del latte italiano e, soprattutto, l’abrogazione del comma 551 della Finanziaria e la piena applicazione della legge 119 da parte dello Stato e di tutte le Regioni italiane”. Così il presidente di Confagricoltura Emilia-Romagna Mario Girolami, a nome degli allevatori, ha rimarcato come la legge 119/03 – che regola la gestione delle quote latte voluta e sostenuta con forza dagli allevatori – non trovi oggi una diretta applicazione creando “un’ingiusta e intollerabile disparità tra i produttori di latte italiano che con grandi sacrifici economici acquistano quote e rispettano le regole di produzione e chi invece non è in regola”.

“Non è accettabile – sottolinea Girolami – che ancora oggi alcuni allevatori continuino a produrre fuori quota, non rateizzino le multe pregresse e, potendo disporre di liquidità per investire, generino un’ingiusta ed iniqua sperequazione rispetto alla maggioranza degli allevatori. Questa situazione sta distruggendo il mercato del latte con danni incalcolabili per chi ha investito nelle quote e per coloro che hanno creduto in un sistema equo e trasparente”.



Confagricoltura Emilia-Romagna allo stato dei fatti chiede quindi: il rispetto del regime delle quote latte e al piena applicazione della legge n. 119/03; l’abrogazione del comma 551 della legge Finanziaria riportando i contenziosi sulle multe in regime ordinario; l’applicazione immediata del sistema sanzionatorio previsto dalla legge 119/03 da parte dell’amministrazione pubblica; che lo Stato e le Regioni, in presenza di un mancato rispetto delle regole della legge 119/03, tolgano la possibilità di percepire i contributi comunitari disaccopiati e dei piani di sviluppo rurale pagati da tutti i contribuenti italiani fino alla copertura totale delle multe non pagate dai sopradetti soggetti; il sostegno del Governo per il rilancio e la tutela delle principali DOP italiane (Parmigiano-Reggiano e Grana Padano).