Un servizio di consulenza online per i lavoratori atipici. Lo offre l’assessorato al lavoro della Regione Emilia Romagna attraverso il sito Atipici, che ha attivato un servizio per fornire consulenza contrattuale, fiscale e previdenziale a tutti coloro che svolgono un lavoro con contratto flessibile.


Per richiedere la consulenza occorre semplicemente compilare il modulo presente nella pagina presentando il quesito che si vuole porre: risponderanno gli operatori dei centri per l’impiego provinciali che, in caso di particolare complessità dell’argomento proposto, potranno avvalersi della consulenza di un pool di esperti (Inps, Nidil Cgil, Alai Cisl, Cpo Uil). L’impegno che i consulenti si sono dati è di rispondere ai quesiti nel giro di tre giorni lavorativi al massimo.

“La legge 30 – spiega l’assessore regionale al lavoro, Mariangela Bastico – ha introdotto una decina di nuovi contratti di lavoro flessibile, facendo salire ad oltre 35 le modalità contrattuali possibili nel nostro paese: un numero elevatissimo, molto superiore a quello di tutti gli altri paesi europei. Si tratta dunque di una vera e propria ‘giungla contrattuale’ all’interno della quale i singoli lavoratori faticano ad orientarsi e, soprattutto, ad individuare quali sono i diritti di cui possono avvalersi. Il valore aggiunto di questo servizio – prosegue l’assessore Bastico – è quello di unire diverse competenze consulenziali che il lavoratore potrebbe ottenere solo spostandosi da uno sportello all’altro: quella di tipo sindacale, quella previdenziale e quella fiscale”. Qualora i quesiti lo consentano – cioè non riguardino aspetti troppo privati e particolari della vita del lavoratore – vengono trasformati in FAQ e resi consultabili sul sito, in modo da costituire una sorta di patrimonio comune di conoscenze sul tema.

Il servizio di consulenza online è stato sperimentato nel 2004 nell’ambito di un progetto promosso dall’assessorato al Lavoro della Regione Emilia-Romagna e cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo. Il progetto, gestito da Sinform in collaborazione con Ecap ed Enaip, è stato sperimentato, in prima battuta, nelle province di Rimini, Forlì-Cesena, Ferrara e Reggio Emilia. L’esito positivo della sperimentazione, che si è conclusa a novembre 2004, ha fatto sì che il servizio venga riattivato e ulteriormente ampliato a tutte le province, sempre in collaborazione con i Centri per l’Impiego.

A partire dal 15 gennaio fino al 5 novembre 2004 (periodo della sperimentazione) sono giunte alla consulenza on line 118 domande: 36 di tipo previdenziale, 47 contrattuale, 16 fiscale e 19 su temi legati all’autoimprenditoria. I richiedenti sono per lo più donne (56%) confermando il dato che il lavoro atipico è specificamente femminile. La fascia d’età è ampia (dai 26 ai 50), dimostrando, anche in questo caso, che i contratti atipici non sono un fenomeno che si limita ai lavoratori in ingresso nel mercato del lavoro. Il titolo di studio prevalente è la laurea (56%), a seguire il diploma di scuola media superiore (38%). Decisamente prevalenti (88,2%) le richieste di coloro che prestano la loro attività nell’ambito dei servizi, seguite dal commercio (5,8%) e dall’industria (4,9%).