I lavoratori e le lavoratrici delle aziende artigiane della chimica, gomma-plastica e vetro dell’Emilia Romagna (circa 4.700 occupati in circa 850 aziende) sono in lotta per il rinnovo del contratto integrativo regionale, scaduto nel marzo 2000.

La piattaforma regionale, a suo tempo presentata, da Filcea-Cgil, Femca-Cisl, Uilcem, ha dovuto attendere i tempi del rinnovo dell’accordo interconfederale nazionale del marzo 2004 prima di poter essere discussa, ma la trattativa (aperta a fine aprile 2004) non ha ancora dato i risultati sperati.
Le principali richieste riguardano: il miglioramento del sistema di relazioni sindacali;
l’applicazione della legge nazionale sull’orario di lavoro e l’istituzione della Banca Ore; il recepimento delle normative di legge vigenti per gli apprendisti; il decollo della previdenza integrativa contrattuale – Artifond; la formazione professionale; l’adeguamento del trattamento di malattia; la definizione della parte variabile del premio regionale e il recupero del pregresso; la revisione dell’inquadramento professionale.

Nell’ultimo incontro dell’11 marzo 2005 si è riconfermata la volontà di trovare l’intesa su una parte dei punti della piattaforma, come la formazione e i criteri per le erogazioni salariali, ma si sono anche accentuate le difficoltà sulla parte economica, l’orario di lavoro, l’apprendistato.
Un contratto che migliori gli aspetti normativi ed economici dopo 4 anni è un diritto dei lavoratori.

La delegazione trattante unitamente a Filcea, Femca e Uilcem, auspica una sollecita e positiva ripresa delle trattative;
riconferma il blocco di ogni forma di flessibilità e di prestazioni supplementari e/o straordinari iniziato a febbraio e proclama, appunto, 8 ore di sciopero il 15 aprile con presidio presso la sede della Cna.