La popolazione più rappresentata nel modenese, più di un quarto di tutti gli stranieri residenti, è quella marocchina con 10.578 persone (4.079 sono donne) con 1589 nuovi arrivi nel 2003 e una diffusione omogenea in tutto il territorio. Proprio come la comunità tunisina che conta 3.696 persone (1.267) che, però, nel 2003 è stata scavalcata dagli albanesi, solo due anni fa quarti e oggi seconda nazionalità in provincia con 3.937 persone (1.589 donne). I nuclei maggiori sono a Modena (1.299), a Sassuolo (357) e a Vignola (240).


La quarta comunità è quella dei ghanesi (3.040 persone con nuclei importanti a Modena, Sassuolo e Nonantola) e 250 nuovi arrivi nel corso dell’anno.

Quasi uno straniero su cinque (19 per cento) proviene dall’Asia e al quinto posto della classifica per nazionalità ci sono i cinesi con 2.434 presenze (1.107 donne) e ben 597 nuove registrazioni nel corso del 2003 con un aumento del 32,5 per cento. Le comunità più forti sono nella Bassa e la “capitale” è Mirandola: 562 residenti. Gli altri centri principali sono Cavezzo (225, quasi la metà degli stranieri residenti), Novi 242, Carpi 179, San Possidonio 177. Nel capoluogo i cinesi residenti sono “solo” 321.

I romeni saltano due posizioni e in un anno passano dall’ottavo al sesto posto con una crescita di quasi il 60 per cento: oggi i residenti sono 1.725, in prevalenza donne (943) come, del resto la maggior parte degli immigrati dagli altri Paesi dell’Est come Ucraina e Moldavia (praticamente triplicati i residenti) o la Polonia.

Dalle Filippine arrivano 1.566 persone, più della metà donne (892) e otto su dieci abitano a Modena. Due terzi della comunità pakistana (1.455 persone) è residente tra Carpi e Novi; nei due comuni è pakistano uno straniero su quattro.

Proprio le caratteristiche di fondo dell’immigrazione modenese che saranno al centro del convegno promosso dalla Provincia ‘La popolazione straniera a Modena: analisi e prospettive‘ in programma domani, alle 14,30, nell’aula magna della facoltà di Economia dell’Università (viale Berengario 51) con la presentazione del dossier dell’Osservatorio provinciale e della Caritas.

Apre i lavori l’assessore provinciale all’Immigrazione Fabrizio Righi. Intervengono, tra gli altri, Franco Pittau della Caritas di Roma, Andrea Stuppini, della Regione Emilia Romagna, e Giovanni Mottura, dell’Università di Modena e Reggio, che si occuperà in particolare di “inserimento occupazione e inserimento sociali della popolazione straniera”.