Ai più piccini è Ferrara a garantire la qualità della vita migliore, seguita da Pesaro, Firenze, Ravenna e, unica tra le città del Sud Italia, Caltanissetta.
Caramelle e cioccolatini dunque alle prime classificate ma anche carbone a molte altre città italiane, fra cui, Milano, Trieste, Taranto e Siracusa.

Questa volta la befana veste i panni di
Legambiente, che con l’ottavo rapporto sulle politiche comunali per i ragazzi fino a 14 anni, Ecosistema bambino 2005, ha passato al vaglio i 103 comuni capoluoghi della penisola, di cui
però 15 non hanno risposto al questionario. Bologna e Palermo le grandi assenti.

Tra i criteri di valutazione, il più importante “é quello – ha spiegato il direttore generale dell’organizzazione Francesco Ferrante – della partecipazione dei bambini alla vita ed
all’organizzazione delle città” e secondo la pagella di Legambiente nessuna città italiana ha ancora meritato di salire sul primo scalino del podio. Alle migliori è stata però riservata la definizione delle ‘magnifiche 5’.
Segnando un’inversione di tendenza rispetto al passato, migliorano comunque le grandi città. Oltre al capoluogo toscano, secondo Legambiente, fanno bene Torino, Genova, Roma e anche Napoli.

Non c’é però da riposare sugli allori, rileva l’associazione ambientalista. In questi ultimi anni, infatti, “le politiche dell’infanzia hanno fatto un passo indietro – afferma Luciano Ventura, responsabile Ragazzi dell’organizzazione – e quella
scattata dal nostro rapporto è una foto del passato, che mostra una grande forbice fra Nord e Sud”. Uniche eccezioni, appunto, Caltanisetta e Napoli.