Olio, prodotti per l’infanzia, tonno, carne, pelati e legumi in scatola. Sono i prodotti che sabato gli emiliano-romagnoli in procinto di fare la spesa si vedranno chiedere di aggiungere alla loro ‘lista per gli acquisti’ dai volontari del Banco Alimentare. Sono questi infatti gli alimenti che quest’anno la Fondazione, che distribuisce ai poveri le eccedenze di cibo, chiede di acquistare a chi partecipa alla ‘Giornata nazionale della colletta alimentare’.

L’anno scorso in Emilia-Romagna il banco, che quest’anno festeggia i 15 anni di attività e che è presente in regione dal 1992, ha raccolto 5.614.828 kg tra alimenti e bevande. Il 70% è stato distribuito ai 671 enti che in regione assistono 73.380 persone. Il resto è stato inviato ai Banchi del sud, dove la povertà è più diffusa. Quest’anno, solo fino a dieci giorni fa, il numero delle persone sfamate dal Banco Alimentare in Emilia-Romagna era salito a oltre 81.000.

Sabato, per tutta la giornata gli emiliano-romangoli che andranno a fare la spesa nei 450 punti vendita che aderiscono all’iniziativa incontreranno agli ingressi alcuni dei 10.000 volontari che aiutano il Banco nel giorno della Colletta. Saranno loro che consegneranno agli acquirenti l’elenco delle merci che servono ai bisognosi. Chi deciderà di partecipare alla Colletta tra gli scaffali sceglierà liberamente i prodotti che preferisce, pagherà regolarmente alla cassa, e consegnerà il cibo ai volontari all’uscita.

Nel 2003, grazie al contributo di parte delle 400.000 persone che fecero la spesa nel giorno della Colletta, furono raccolti 645 tonnellate di prodotti. Quest’anno, ha spiegato Alessandro Mirri, responsabile della Colletta per l’Emilia-Romagna, vengono chiesti prodotti che non si riesce a reperire a sufficienza grazie alla generosità della aziende alimentari (Come Plasmon, Nestlé e Muller) che sostengono il Banco durante l’anno.

“Il nostro è un sostegno reale per aiutare a risolvere un problema che esiste anche nella nostra regione” ha spiegato l’assessore alle politiche sociali Gianluca Borghi, a nome della Regione che ha sostenuto la realizzazione della sede a Imola del Banco. “Nonostante la situazione di generale difficoltà – ha aggiunto – l’impegno delle istituzioni deve continuare ad essere forte”. Per sapere in quali punti andare a fare la spesa o come fare per diventare per due ore volontario del banco: Bancoalimentare oppure, per l’Emilia-Romagna 0542.29805.