Oltre 86,5 miloni di euro per famiglie, anziani, disabili, adolescenti e bambini, di cui sei milioni destinati a finanziare gli assegni di cura e quasi 10 milioni per la costruzione di nuovi asili-nido o di posti in più in quelli con lunghe lista d’attesa. Senza dimenticare le povertà, soprattutto quelle ‘estreme’ che si concentrano in particolare a Bologna a cui, proprio per questo, verrà assegnata una quota maggiore di risorse.


La Regione Emilia-Romagna ha varato il riparto del Fondo sociale regionale che stanzia per il 2004 questo primo, consistente finanziamento a sostegno delle politiche sociali degli Enti Locali e indica una serie di priorità.
Cifra che salirà a quasi 93 milioni di euro, dato che la Regione ha previsto di investire altri 5 milioni di euro per dotare le Rsa e le case protette per anziani e disabili di mpianti di climatizzazione bio-compatibili o di condizionatori d’aria contro l’emergenza-caldo, e altri 1,4 milioni di euro destinati all’abbattimento delle barriere architettoniche.

La delibera, che anticipa i contenuti del Piano sanitario regionale, ricompone tutti gli ambiti di intervento previsti dalla legge regionale sull’assistenza, comprendendo per la prima volta sia le iniziative per l’integrazione degli immigrati, sia quelle per l’infanzia e l’adolescenza. E per la prima volta consente anche agli Enti locali di mettere in cantiere una programmazione triennale degli interventi: entro il 30 aprile, infatti, tutti i 43 distretti dell’Emilia-Romagna dovranno sottoscrivere gli accordi di programma per i Piani di zona 2005-2007. Novità che secondo l’assessore Gianluca Borghi costituisce ”un banco di prova importante per le nuove Amministrazioni uscite dal voto del giugno scorso”.

Quest’anno è aumentata anche la quota indistinta assegnata dalla Regione ai Comuni, non legata cioè a finalità specifiche, portata da 29 a 32 milioni di euro, mentre 1,3 milioni di euro sono stati destinati direttamente alle Province che svolgeranno un ruolo di coordinamento. La delibera comprende inoltre uno stanziamento straordinario di 1,2 milioni di euro per la formazione degli operatori socio-assistenziali che si ccupano di anziani e disabili e che al termine del piano quinquennale avviato già da tempo della Regione saranno 16.000.