Nel mese di ottobre all’Inps sono già arrivate oltre 5.200 richieste di persone che, pur avendo maturato i requisiti per la pensione di anzianità, hanno deciso di restare al lavoro, optando per l’incentivo in busta paga previsto dalla riforma delle pensioni.

In particolare, secondo i dati dell’istituto di previdenza, dal 4 all’11 ottobre a inviare la domanda per il bonus sono stati 5.238 lavoratori del settore privato che sarebbero potuti andare in pensione con la finestra di ottobre: si tratta di circa il 13% degli aventi diritto, vale a dire i 35.000 lavoratori che al 30 giugno 2004 hanno maturato i requisiti per il pensionamento anticipato (57 anni di eta’ e 35 di contributi, oppure 38 anni di contribuzione a prescindere dall’età).

Di queste richieste (solo tra venerdì e lunedì ne sono pervenute più di 1.700) la gran parte proviene dalle Regioni del Centro-Nord, con la Lombardia decisamente in testa alla classifica avendo fatto registrare in una settimana un vero e proprio boom di domande: 1.353. Il Lazio segue in seconda posizione, ma ben distanziato, con 759 domande. La prima regione meridionale che si incontra nella classifica è la Campania con 300 domande, mentre fanalini di coda sono il Molise (17) e la Valle d’Aosta (3).

Da una prima analisi delle domande pervenute, inoltre, la gran parte delle richieste, più che da impiegati ed operai, arriva dai livelli professionali piu’ elevati, visto a un reddito maggiore corrisponde un incentivo in busta paga superiore, fino al 50% e oltre dello stipendio. Tutto, dunque, lascia supporre che la tabella di marcia indicata dal ministro del Welfare, Roberto Maroni, possa essere rispettata. L’obiettivo, infatti – come ha più volte spiegato il ministro – resta quello di intercettare col bonus il 15-20% di lavoratori in più rispetto a quelli che mediamente usufruiscono delle varie finestre per l’andata in pensione.