Sono 25.601, un migliaio in più rispetto allo scorso anno, gli studenti delle superiori modenesi che domani, mercoledì 15 settembre, saranno tutti sui banchi di scuola. A loro, ai loro insegnanti, ai dirigenti e a tutto il personale è rivolto il messaggio del presidente della Provincia Emilio Sabattini e dell’assessore all’Istruzione Silvia Facchini per dedicare in quella giornata, alle ore 9, un minuto di silenzio e di riflessione per le centinaia di bimbi uccisi a Beslan, per tutte le vittime del terrorismo e per le due volontarie italiane rapite a Bagdad.


“E’ un modo certo particolare per aprire un anno scolastico che si annuncia difficile” commenta il presidente Sabattini ricordando i tagli e le risorse in calo. “Ma scuola e sanità – aggiunge – sono le priorità sulle quali investire. E a Modena l’anno scolastico si apre con l’opportunità offerte a quasi 300 ragazzi di frequentare i percorsi integrati scuola e formazione previsti dalla legge Bastico e già sperimentati lo scorso anno”. L’iniziativa prevede l’attivazione di 12 classi in otto istituti professionali, ai quali si aggiungono in gennaio i percorsi modulari interclasse in altri due istituti, mentre sono quattro le scuole che attivano le seconde annualità dei percorsi sperimentali.

“La scuola modenese – sottolinea l’assessore Facchini – si presenta all’avvio del nuovo anno in una situazione di sofferenza con insegnanti e famiglie che avvertono una forte insicurezza: mancano all’appello ancora 19 sezioni di scuola d’infanzia un po’ in tutta la provincia, non ci sono risposte a tutte le richieste di tempo pieno e solo l’intervento diretto degli enti locali permette di evitare drastiche riduzioni nell’offerta del servizio scolastico. Ma gli effetti della riforma Moratti – aggiunge l’assessore Facchini – si cominciano ad avvertire anche nella scelta delle scuole con la consapevolezza che rischia di delinearsi un futuro con scuole di serie A e scuole di serie B”. Pur meno evidenti che a livello nazionale, infatti, i dati modenesi presentano un accentuato calo di iscrizioni negli istituti professionali e tecnici “nei quali, comunque, Modena ha saputo svolgere un prezioso lavoro di qualificazione” ricorda l’assessore.

“La Provincia, in ogni caso, rinnova il proprio sostegno all’autonomia scolastica – spiega Silvia Facchini – confermando e sviluppando iniziative nel campo della formazione degli insegnanti, della sperimentazione della teledidattica, delle azioni di orientamento nelle medie inferiori e nelle superiori”.