In Emilia Romagna le lezioni del prossimo anno scolastico inizieranno il 15 settembre per concludersi l’8 giugno. Il 30 giugno è invece il termine dell’anno scolastico per la scuola dell’infanzia: in quest’ultimo caso dall’8 al 30 giugno potranno funzionare – sulla base delle esigenze delle famiglie e delle attività didattiche – le sole sezioni ritenute necessarie in relazione al numero dei bambini frequentanti.


Anche le attività di scrutini ed esami dovranno terminare il 30 giugno. Potranno terminare oltre il 30 giugno le lezioni delle classi interessate agli esami di maturità; le attività di stage e tirocinio negli istituti professionali; i corsi serali per adulti nelle superiori; i progetti finalizzati all’educazione degli adulti; le attività formative integrate previste dalla legge regionale su scuola e formazione.

I giorni di festa (escluse le domeniche) saranno 9. Le vacanze natalizie andranno dal 24 dicembre 2004 al 6 gennaio 2005, mentre quelle pasquali inizieranno il 24 marzo e termineranno il 29 marzo 2005 (nel 2005 Pasqua cadrà il 27 marzo).

E’ questo, in sintesi, il calendario per l’anno scolastico 2004-2005, deciso dalla Regione tenendo conto delle specifiche esigenze locali.

“Per definire questo calendario – spiega l’assessore alla scuola e formazione professionale Mariangela Bastico – abbiamo svolto un’ampia consultazione con le istituzioni scolastiche, gli enti locali e le organizzazioni economiche e sociali. È da tre anni, infatti, che la Regione ha competenza diretta nella definizione del calendario scolastico. Siamo consapevoli dell’importanza di questa decisione per i ragazzi, le loro famiglie e per gli enti locali, che devono predisporre i servizi di supporto agli studenti, nonché per gli operatori economici della regione”.

Complessivamente i giorni di scuola sono dunque 206, ma le singole scuole potranno adattare il calendario scolastico alle loro esigenze didattiche, fermo restando l’obbligo di non scendere al di sotto dei 206 giorni di lezione, nonché l’8 giugno come termine delle lezioni. I cambiamenti potranno riguardare la data di inizio delle lezioni e la sospensione, nel corso dell’anno scolastico, delle attività didattiche (come pure una diversa calendarizzazione delle vacanze natalizie o pasquali) prevedendo recuperi in altri periodi dello stesso anno. Tali modifiche dovranno essere concordate, nel quadro di intese volte ad assicurare omogeneità territoriale a livello comunale, intercomunale o provinciale.

“Queste flessibilità – prosegue l’assessore Bastico – sono finalizzate alla valorizzazione delle esigenze didattiche di ciascuna autonomia scolastica. È necessario comunque un lavoro di raccordo, concertato a livello territoriale, provinciale o comunale, per garantire al meglio i servizi per gli studenti. Sempre per questo scopo, cioè per una migliore fruizione dei servizi, abbiamo richiesto alle scuole un impegno: quello di decidere entro il 30 giugno 2004 eventuali cambiamenti al calendario e di comunicarli alle famiglie, agli enti locali e al competente Servizio regionale, per consentire l’organizzazione dei servizi di supporto alle scuole come i trasporti e le mense e per garantire un’informazione tempestiva alle famiglie e agli studenti”.

Vincolanti su tutto il territorio nazionale sono invece i 9 giorni di festività obbligatoria (1 novembre, 8 dicembre, 25 dicembre, 1 gennaio, 6 gennaio, 25 aprile, 2 giugno, lunedì dell’Angelo e festa del Patrono) e, naturalmente, le domeniche.