Una truffa per milioni di euro ai
danni di molte societa’ italiane ed estere, in particolare francesi, spagnole e belghe, e’ stata scoperta dalla Direzione investigativa antimafia di Roma, che ha arrestato oggi nove persone. L’organizzazione, che secondo gli investigatori della Dia era capeggiata da personaggi collegati alla mafia e alla ‘ndrangheta, voleva immettere sul mercato italiano carne avariata o di provenienza sospetta.


Le ordinanze di custodia cautelare, in cui contesta il reato di associazione a delinquere, sono state emesse dal Gip Pierfrancesco De Angelis su richiesta del pm della Direzione distrettuale antimafia di Roma Adriano Iasillo ed eseguite da un centinaio di agenti della Dia con la collaborazione di reparti territoriali di polizia, carabinieri e guardia di finanza, oltre ad una unita’ del comando carabinieri per la sanita’.


L’organizzazione, presente a Fondi (Latina), Modena, Napoli e Gela (Caltanisetta), aveva basi operative a Roma e Milano da cui gli indagati, figurando come emissari di societa’ appositamente costituite, acquistavano ingenti partite di carne dall’estero per conto di ditte italiane esistenti ma del tutto all’oscuro delle truffe ai danni delle societa’ straniere.
Nel corso delle perquisizione sono stati sequestrati due quintali di carne in cattivo stato di conservazione, contestate infrazioni alle norme sanitarie ed inoltrata alle autorita’ sanitarie la proposta di chiusura di un esercizio adibito alla rivendita di carni e riconducibile ad uno degli arrestati.