Le difficolta’ del sistema
economico e industriale del paese e la perdita del potere d’acquisto di pensioni e stipendi sono all’origine dello sciopero nazionale indetto da Cgil, Cisl e Uil, cui promettono di aderire massicciamente anche le organizzazioni sindacali e i lavoratori della regione Emilia-Romagna. Sono infatti undici undici le manifestazioni territoriali previste in regione.


Ad annunciarle, nel corso della conferenza stampa che si e’ svolta questa mattina, Danilo Barbi, Piero Regazzini e Gianfranco Martelli che hanno sottolineato anche l’apprezzamento diffuso che le assemblee esprimono sulla nuova scommessa unitaria lanciata dalle confederazioni, che in Emilia Romagna ha prodotto un ulteriore significativo passo avanti con l’accordo regionale ”per la qualita’ dello sviluppo e della coesione sociale”, sottoscritto da Regione, enti locali, sindacati e associazioni degli imprenditori.


A Bologna si svolgeranno due cortei con appuntamento alle 9,15 e che andranno a confluire in piazza Nettuno.
In testa al corteo da piazza XX Settembre saranno i precari della ricerca, gli studenti e il mondo della scuola. Da Porta S. Felice la sfilata sara’ guidata dai lavoratori del commercio e del terziario. I comizi conclusivi sono affidati al segretario generale Cgil bolognese Cesare Melloni e al segretario nazionale Uil Adriano Musi a nome delle tre confederazioni.