Per due squadre in un momento
difficile (ma per i romani è arrivata prima di andare in campo
la buona notizia sull’aumento di capitale) un pareggio può
servire per uscire dalla crisi. Però una Lazio pur bruttina e
incapace di gestire un vantaggio anche immeritato ha tutto il
diritto di recriminare per un mancato calcio di rigore che nel
finale avrebbe potuto darle la vittoria.

A vincere Mancini ci ha provato, schierando da subito tre
punte, ma la squadra ha avuto un un avvio stentato e, anche se
poì è cresciuta, non è stata capace di giocare con
continuità e il tridente non ha dato troppi risultati visto che
Ballotta non ha corso grossi rischi. Sotto tono Stankovic, più
intraprendente Liverani, mentre in difesa Stam ha risolte
parecchie situazioni difficili. Così la Lazio ha chiuso il
girone d’andata matematicamente al sesto posto, mentre per il
Modena è arrivato un punto che fa morale, dopo un 2004 iniziato
con due sconfitte pesanti con Chievo e Siena. Bene tra gli
emiliani Campedelli, ma anche Vignaroli e quel Makinwa appena
arrivato (dal Genoa via Como) che Malesani ha schierato a
sorpresa e che all’inizio ha procurato diversi problemi alla
difesa laziale.

E’ stato lui nei primi minuti a innescare Domizzi e Vignaroli
e a provarci direttamente. In un caso è stato bravissimo
Peruzzi. Al 23′ ancora Domizzi ha conquistato un calcio d’
angolo che per il Modena ha avuto effetti disastrosi. Balestri
ha fallito l’aggancio al limite dell’area e da lì è partito un
contropiede perfetto due contro due di Muzzi e Lopez che si sono
scambiati bene il pallone per poi mandare in gol l’argentino
bravo a toccare in porta sull’uscita di Ballotta. Vantaggio non
troppo legittimato anche se poi sull’1-0 la Lazio s è fatta
vedere in avanti prima del riposo.

Nella ripresa il Modena è partito subito forte e, al
contrario delle ultime due gare in cui si era ritrovato in
svantaggio senza mostrare una grande reazione, ha provato a
rimediare al mezzo infortunio del primo tempo che aveva
permesso alla Lazio di passare. Dopo un tentativo di Domizzi
dalla distanza (4′) e una incertezza di Ballotta su un cross
dalla sinistra di Favalli, Mancini è stato costretto a far
uscire Peruzzi, leggermente infortunato, per Sereni che comunque
non ha avuto responsabilità sul pareggio. Il gol del Modena
stato annunciato da una bella percussione sempre sulla sinistra
di Domizzi, fermato quasi al limite dell’area da Muzzi,
ammonito. E qualche minuto dopo è arrivato l’1-1 di Campedelli
grazie anche a Grandoni che ha messo in mezzo una palla sulla
quale la difesa laziale non è intervenuta. L’esterno destro di
Malesani, ben appostato nei pressi dell’area piccola, ha messo
dentro di piatto. Il Modena ha tentato di spingere ancora,
mentre Mancini ha tolto un Lopez non al top, ma capace comunque
di tornare al gol. Così al 26′ è stata ancora la squadra di
casa a provare il gol con una punizione di Milanetto sulla quale
Sereni è intervenuto senza problemi. E al 29′ c’é stata una
pericolosa incursione sulla destra del vivace Vignaroli, che si
é infortunato nell’azione perché, appena un metro prima dell’area, è stato steso da Couto. Sulla punizione, dalla zona
centrale ci ha provato Marasco con un tiro fuori misura.


Ma mentre Malesani operava i cambi inserendo Taldo, Music e
poi Allegretti per dare maggiore vivacità alla manovra, c’é
stato l’episodio molto dubbio al 37′ quando Corradi, scattato
sul filo del fuori gioco, è arrivato in area venendo atterrato
da Pivotto. Dalla tribuna è proprio sembrato che potesse starci
il rigore. Nel finale ancora Lazio con un tiro di Stankovic
uscito di poco. Poi il giusto il pareggio.