E’ stata inaugurata oggi al Ministero della Sanità la sala operativa del call-center ‘Carlo Urbani’ per
le emergenze sanitarie. A scoprire la targa intitolata al medico morto per aver contratto la Sars mentre operava nelle zone infette, è stata la stessa moglie, Giuliana, alla presenza del
ministro della Salute, Girolamo Sirchia.


Il nuovo servizio telefonico, che risponde al numero ‘1500‘ non sostituirà gli interventi del 118 ma nasce con gli obiettivi di informare correttamente la popolazione ed abbassare
il livello di panico di fronte alle emergenze sanitarie che possono svilupparsi, quali la minaccia bioterroristica, l’insorgere di nuovi virus, come quello responsabile della Sars, le pandemie cicliche come quella influenzale.

Il call-center è stato strutturato su due livelli di
risposta: nel primo saranno attestati 25 dei 63 medici assunti dal Ministero per la gestione dell’emergenza Sars, in modo da garantire subito una risposta qualitativamente elevata; nel secondo livello subentra personale specializzato della direzione generale della prevenzione sanitaria, che si avvale anche di specialisti esterni di varie istituzioni (regioni, Istituto Superiore di Sanità, ospedali ed universita’).

”Un pioniere della lotta alla Sars che sacrificò la sua vita con la sua presenza sul territorio colpito dalla malattia”: così il ministro della Salute, Girolamo Sirchia ha ricordato Carlo Urbani, nel momento di
inaugurazione della sala che porta, appunto, il nome del medico.

Il call-center, situato al primo piano del Ministero della Salute, è dotato di 14 postazioni con la possibilità di un ulteriore ampliamento e permette al sistema telefonico di gestire venti chiamate in contemporanea.

”In qualche modo – ha aggiunto il ministro – possiamo immaginare questo servizio come una sorta di Cdc italiano”, cioè un organismo di coordinamento sul modello di quello
statunitense che gestisce le emergenze sanitarie.

Presto il call-center verrà messo in collegamento con il Centro per il controllo delle malattie di Atlanta ed in futuro con l’omonimo centro europeo. Al momento, chiamando il ‘1500, èpossibile ottenere informazioni preregistrate sulle emergenze sanitarie ed in particolare sulla Sars. Ma superata l’emergenza invernale, il call-center integreràla propria attività con quella di altre direzioni generali con l’obiettivo anche di raccogliere dati sul territorio per fornire alle popolazioni anche risposte su situazioni critiche
che riguardano gli stili di vita e su problemi come l’assistenza agli anziani soli.