Unioncamere dell’Emilia-Romagna e l’ufficio scolastico regionale hanno raggiunto un accordo per realizzare progetti pilota di alternanza scuola-lavoro. Obiettivo dell’accordo, che ha durata biennale, è quello di qualificare la formazione dei giovani avvicinandoli al mondo delle imprese.

L’iniziativa si ricollega all’accordo firmato a giugno dal Letizia Moratti, ministro dell’ Istruzione, e Giancarlo Sangalli, presidente di Unioncamere italiana. La premessa dell’accordo è la legge di riforma della scuola, che ha introdotto la possibilità di conseguire diplomi e qualifiche alternando la formazione scolastica al lavoro.

Trentasei classi di istituti e licei emiliano-romagnoli passeranno, a partire dal settembre del 2004, parte dell’anno scolastico direttamente in impresa. In progetto, oltre alle prevedibili ‘ore’ in fabbrica, anche la creazione di imprese formative simulate, la creazione a scuola di laboratori per ricerca e sviluppo dell’ azienda, forme di alternaza estiva per colmare i debiti formativi, la creazione di laboratori di servizi per le imprese gestiti dagli studenti (per esempio, uffici di misurazione per gli studi dei geometri).

Il rendimento degli studenti, nel periodo passato in azienda (almeno un mese), sarà attentamente valutato con colloqui, test, e con l’osservazione diretta dei tutor in azienda. La valutazione farà parte del voto scolastico dell’allievo.

A finanziare la realizzazione dei corsi sarà Unioncamere regionale (con circa 650 mila euro), mentre un’altra parte delle risorse arriverà, per Ettore Piazza, della direzione dell’ufficio scolastico regionale, con la Finanziaria oppure da una diversa allocazione delle risorse scolastiche.