”Il paese si è fermato” e l’adesione allo sciopero generale contro la riforma delle pensioni è arrivata, in alcune grandi fabbriche, anche al 100%. L’adesione è stata comunque sempre molto alta. E’ quanto affermano Cgil, Cisl e Uil in base ai primi rilevamenti a campioni effettuati dalla task force incaricata dal sindacato di monitorare l’andamento dello sciopero.


”Nelle fabbriche e nei posti di lavoro le adesioni allo sciopero indetto dai sindacati confederali contro la Finanziaria – affermano i sindacati – e la ‘controriforma’ delle pensioni sono massicce, mentre la gente affluisce ai concentramenti dei
100 e pi— cortei previsti in tutto il paese per dare vita a manifestazioni pacifiche, colorate e piene di slogan, com’è nella tradizione del sindacato italiano”. Dai primi rilevamenti sull’andamento dello sciopero – prosegue la nota – ”giungono
notizie piu’ che positive, con percentuali di adesione in molti casi del 100 per cento e comunque sempre molto alte”.

I sindacati forniscono anche qualche dato di dettaglio. In Liguria vengono segnalate adesioni quasi totali (98%) ai Cantieri navali di Genova, il 100% alla San Martino, il 92 alla Arinox (Tigullio). Chiuso il porto di Savona, con adesione al
90-95 per cento nelle aziende della zona. Sempre in Liguria sono molte le scuole chiuse, un dato che viene confermato in parecchie altre regioni.

Forte la partecipazione anche in realta’ storiche dell’industria italiana del Nord e del Centro: ”decisamente positivo – scrivono i sindacati – il dato alla Fiat Mirafiori (70%),
alla Iveco di Brescia (90%), alla Zanussi di Pordenone (98%),
alla Fincantieri di Venezia (100%), all’ Aprilia di Noale
(100%), alla Beretta di Brescia (85%), alla Lever di
Casalpusterlengo (95%), alla Cerutti di Alessandria (90%), alla
Bonfiglioli di Bologna (90%) e Ducati, sempre di Bologna (80%),
alla Pozzi Ginori di Firenze (il 95%). A Parma, 98% alla
Barilla e alla Parmalat. A Perugina, 95% alla Perugina e alla
Colussi”.

Ma anche il Mezzogiorno – secondo i sindacati – non e’ da
meno. A Napoli 100% alla Fiat-Alfa e il 90% all’lenia. ”A
Lecce – e’ scritto nel comunicato – nessuno e’ entrato alla Fiat trattori e alla Filarto (100%) e anche la zona industriale di
Nardo’, tante piccole fabbriche tessili per circa 1.000 addetti,
e’ praticamente chiusa. Adesioni altissime vengono segnalate anche tra gli edili e nel credito (una media del 90%). Anche a Bari c’e’ da registare il 100% al Nuovo Pignone e lþ80 % all’
Ilva di Taranto. Chiusa anche l’ Ortofrutta Polignano (200 addette, tutte giovanissime, tutte in piazza con i sindacati).

Cgil, Cisl e Uil affermano inoltre che e’ ”bloccato in tutta Italia il trasporto pubblico locale” e che ”anche dal pubblico impiego giungono notizie positive: adesioni dell’ 80% nei Comuni
di Roma e di Venezia, del 90% al Comune di Parma, mentre è 100 per cento all’Ospedale Bambin Gesu’ di Roma”. Nel commercio
vengono segnalati i dati della Rinascente di Napoli (90%), l’88% allþHotel Gallia e allþHilton di Milano. Mentre c’è l’adesione totale dei 300 ingegneri della Engineering di Milano”.