Pediatri e igienisti dichiarano guerra a uno dei nemici dell’infanzia, lo pneumococco, un batterio che causa serie infezioni tra le quali la meningite.

Un’indagine condotta in Italia ha scoperto che la frequenza del microrganismo è molto diffusa, per questo gli specialisti rivolgono un appello al ministro della salute Girolamo Sirchia e
alle Regioni per raccomandare la vaccinazione dei bambini entro il primo anno di vita e prima che arrivino freddo e influenza.

Fino ad ora questa vaccinazione è raccomandata solo a bambini ad alto rischio fino a cinque anni, come diabetici, malati di Aids.

La proposta è venuta dal Convegno organizzato dalla Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI), dalla Società Italiana di Pediatria (SIP) e dalla Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP).

L’indagine, della durata di 8 mesi, è stata condotta grazie ad una rete di dieci Ospedali pediatrici di riferimento; circa il 70% dei bambini ricoverati con febbre è stato sottoposto ad un esame di emocoltura e sono stati osservati quasi 13 casi di infezione batterica da pneumococco ogni 1.000 bambini. Questo
dato, sottolineano gli esperti, è molto vicino a quello osservato da analoghe indagini negli Stati Uniti (16 su 1.000). Inoltre, più del 40% dei casi si è verificato nel primo anno di vita e più del 75% nei primi due.

Contemporaneamente i Pediatri di Famiglia nel Triveneto hanno preso in esame 20.373 bambini sotto i tre anni di età e li
hanno sottoposti ad emocoltura qualora si fossero verificati episodi febbrili importanti. E’ emerso che l’incidenza cumulativa delle infezioni invasive da pneumococco è di 53,9 per centomila. Da quì la proposta di raccomandare la vaccinazione per evitare malattie rischiose come la meningite.