Secondo trimestre consecutivo con segno meno per la produzione delle imprese sino a 50 dipendenti modenesi. Il confronto con lo stesso trimestre del 2002, infatti, fa registrare un -3,6% che va ad aggiungersi al -1,1% del primo trimestre, un dato che, secondo la letteratura economica, basterebbe per parlare di recessione per le piccole aziende di casa nostra.

In realtà pare essere più opportuno parlare di stagnazione, visto che altri indici come gli ordinativi, soprattutto quelli provenienti dall’estero, fanno registrare un aumento che fa ben sperare per una ripresa che i più annunciano per la primavera 2004.

L’analisi arriva dall’Osservatorio Economico della Cna di Modena, che ormai da due anni monitora trimestralmente l’andamento dei principali parametri aziendali di circa 200 imprese tra i 6 ed i 49 addetti.

La stagnazione è confermata anche dall’andamento delle imprese registrato dalla Camera di Commercio. Le aziende effettivamente in attività, infatti, crescono dell’1,9% rispetto al giugno 2002, ma si tratta di una crescita trainata quasi esclusivamente dai servizi, a conferma del fatto che il processo di terziarizzazione della nostra economia è ormai irreversibile Il manifatturiero, infatti, diminuisce dell’1,3% (ma il calo è più accentuato nel legno, -3,7% e nell’abbigliamento, -4,6%). Continua la sua crescita
l’edilizia (+4,7%), che precede commercio e turismo (+1,8%), e servizi alle cose ed alle persone (+2,8%).

Per quanto riguarda la distribuzione territoriale, il capoluogo vede le imprese aumentare del 2,5%, mentre Carpi (+1,8%) e Sassuolo (+1,6%) crescono anch’esse, pur ad un ritmo inferiore alla media, nel primo caso probabilmente a causa delle difficoltà che sconta il settore del tessile. Sotto la media anche l’Area Nord (+1,5%), mentre Vignola è a +2,3% e l’Appennino a +2,1%.