L’inflazione scende al 2,6% a giugno dal 2,7% di maggio. Lo comunica l’Istat in base alle stime
preliminari. La variazione dei prezzi su base mensile è stata nulla.


L’Istat ha corretto i dati delle città campione che davano a giugno una inflazione stabile al 2,7%. Sulla base delle stime provvisorie, l’indice dei prezzi armonizzato (Ipca) ha registrato a giugno
una variazione del +0,1% rispetto a maggio e del +2,9% rispetto a giugno 2002.

Tornando all’indice per l’intera collettività (nic) il
capitolo di spesa che su base tendenziale ha registrato l’aumento più consistente è stato quellodi bevande alcoliche e tabacchi (+8,1%). Aumenti superiori alla media si registrano anche nel capitolo alberghi, ristoranti e pubblici esercizi (+4,1%) e nel settore abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+3,7%). Aumento del 3,6% sempre su base annuale anche per il capitolo altri beni servizi e del 2,9% per prodotti alimentari e bevande analcoliche.

Rispetto al mese di maggio l’aumento più sostanzioso ha riguardato invece alberghi, ristoranti e pubblici esercizi (+0,5%).
Segue l’incremento dei prodotti alimentari e bevande analcoliche (+0,3%), dovuto, spiegano all’Istat, soprattutto ai rincari dell’ ortofrutta. Aumento dello 0,2% anche nel settore ricreazione, spettacoli e cultura.

In calo invece i trasporti (-0,3%) per la diminuzione del prezzo dei carburanti e il capitolo comunicazioni, con una flessione rispetto a maggio di ben il 2%, dovuta alla diminuzione delle tariffe telefoniche. Il capitolo comunicazioni è in calo del 2,6% anche su base
annuale.

I dati provvisori diffusi oggi dall’Istat rappresentano un panel del 73% delle città e di circa l’82% dei consumi. I dati definitivi saranno diffusi il prossimo 15 luglio.