Sono cinque le persone arrestate nell’ambito dell’operazione condotta dalla polizia postale e delle comunicazioni di Catania, finalizzata al contrasto della pedofilia su internet. Perquisizioni anche a Modena.

Sono uno studente di 25 anni di Firenze, un operaio di 40 anni e un lavoratore socialmente utile di 31 anni, entrambi di Bologna; un impiegato di 36 anni di Torino, sposato e padre di due bambini, un impiegato di 44 anni di Milano. Quest’ultimo, sposato e padre di una bambina di 5 anni, una settimana fa era stato denunciato dalla moglie per violenze sessuali commesse nei confronti della figlia. I reati per i quali il gip di Caltagirone ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere sono: adescamento di minori in rete e diffusione di materiale pedopornografico.

Nell’inchiesta coordinata dalla procura della Repubblica di Caltagirone sono state compiute 102 perquisizioni domiciliari. Coinvolta pure una donna di 28 anni di Trento che ha ammesso di avere scambiato via internet materiale ad alto contenuto pedopornografico. In Sicilia le persone coinvolte sono cinque: tre a Catania, uno a Termini Imerese e a Messina. Quest’ultimo é un impiegato coniugato di 52 anni: nell’abitazione gli agenti della polizia postale hanno ritrovato migliaia di supporti magnetici (videocassette, compact disk e dvd) che contenevano materiale pedopornografico. Gli inquirenti stanno verificando se vi siano i presupposti per l’arresto.

La polizia postale ha lavorato per due anni all’inchiesta sulla pedofilia via internet. Migliaia sono stati i siti “visitati” dagli agenti che adesso stanno lavorando sul materiale sequestrato, nel corso delle 102 perquisizioni. In una di queste, a Modena, in casa di un impiegato, sono state ritrovare una quarantina di videocassette pornografiche amatoriali con il coinvolgimento di bambini che potrebbero essere di nazionalità italiana.