Un ‘Punto d’ accordo’, ovvero un centro gratuito di mediazione sociale che cerchera’ di comporre
i piccoli conflitti della vita quotidiana: liti di condominio, diverbi tra giovani e adulti per motorini rumorosi o stereo troppo alti, incomprensioni tra insegnanti, genitori e alunni, e
anche fenomeni di bullismo.

Si tratta della seconda struttura di questo genere in Italia, dopo Torino e la prima in Emilia-Romagna;
aprirà lunedì prossimo nell’atrio della stazione delle autocorriere di Modena per iniziativa del Comune di Modena, del Centro servizi per il volontariato e di Acer, l’azienda casa dell’Emilia-Romagna.

Il centro (aperto il lunedì mattina e mercoledì pomeriggio) potrà contare su due operatori part-time e dieci volontari esperti in mediazione, formati dal Gruppo Abele di don Luigi Ciotti e coordinati da Tiziana Balestri: il servizio – è stato
spiegato alla stampa – offre informazione e orientamento ai cittadini che vivono situazioni conflittuali, ascolta le parti e media tra loro, progetta e gestisce interventi di negoziazione.
Ma ovviamente non si tratta di un’aula giudiziaria, non ci sono giudici o ‘arbitri’.