Non si ferma la crescita del mercato immobiliare italiano e prosegue la corsa dei prezzi sia nelle grandi città che in quelle intermedie, mentre le previsioni continuano a indicare il bello stabile anche per il resto dell’anno.


E’ quanto emerge dal primo Rapporto quadrimestrale 2003 di Nomisma sul mercato immobiliare italiano, che gode buona salute sia sul versante degli grandi investitori, molti dei quali stranieri, sia sul versante delle famiglie per le quali la casa costituisce sempre più un bene-rifugio, come dimostra anche il record (+26%) dei mutui per finanziare l’acquisto dell’abitazione registrato a gennaio. A spingere le famiglie a comprare casa e le imprese a investire nel mercato immobiliare sono i bassi tassi di interesse e il fatto che negli ultimi quattro anni il ‘mattone’, in termini di reddittività, ha battuto tutte le altre forme di investimento.

Negli ultimi quattro anni i prezzi delle case sono cresciuti in media del 24,4% nelle città metropolitane e del 13,4% nelle altre, ma con punte che arrivano fino al 40% a Venezia, o che vi si avvicinano molto come a Firenze, Milano e Roma, e dell’ordine del 30% in città intermedie come Salerno e Taranto.
Viceversa l’aumento è stato solo del 7,8% a Genova o è risultato addirittura quasi impercettibile come nel caso di Modena con un esiguo +0,5%.