La Guardia di finanza di Reggio Emilia ha scoperto un ingegnoso sistema messo in piedi da alcuni imprenditori per truffare lo Stato. Nove persone sono state denunciate per aver costituito società di comodo con le quali avevano chiesto rimborsi indebiti di Iva e Irpeg nel periodo 1998-2000 per 2 miliardi di vecchie lire.

L’operazione è partita da due srl reggiane collegate a un’organizzazione cittadina già oggetto in passato di analoghi accertamenti. Le società coinvolte, per giustificare l’indebito credito d’imposta poi chiesto a rimborso, inviavano al concessionario per la riscossione dei tributi una dichiarazione dei redditi compilata ad hoc con elementi diversi rispetto a quella ufficiale inviata per via telematica all’amministrazione finanziaria, con annessa autentica notarile, anch’essa falsa.

L’organizzazione era guidata da una coppia di campani (P.A. di 48 anni e C.A. di 39) da tempo trapiantati a Reggio Emilia. Gli altri 7 denunciati risiedono nelle province di Verona, Cremona, Bologna e Napoli. Sei di questi sono stati denunciati per associazione a delinquere, truffa aggravata ai danni dello stato, falso e reati tributari.
I nove sono ritenuti responsabili anche di una truffa per rimborsi Iva non spettanti e già erogati per 85.200 euro, nonche’ dell’evasione di redditi imponibili per 7 milioni di euro.