Nel pubblico impiego l’occupazione femminile raggiunge il 50%. E’ quanto emerge da una ricerca
condotta dal Forum della P.A. su dati dell’OCSE e del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che attestano in classifica l’Italia insieme alla Svezia, alla Francia e all’Australia.

La presenza delle donne nella P.A., però, raggiunge quasi il 20% ai livelli di top management, supera di poco il 60% ai livelli di middle management e si assesta su un 40% per il personale non dirigente.

Questa tendenza trova conferma in uno studio che Forum P.A. ha condotto a parte su tutte le amministrazioni dei comuni al di
sopra dei 15mila abitanti, relativa alla distribuzione dei ruoli per sesso.

Da questa indagine emerge che la funzione di direttore generale è per 1’85% destinata agli uomini e passa addirittura al 93% nel caso dei direttori generali manager. Solo
tre città hanno direttori generali donne: Cosenza, Modena, Venezia.

Dalla fotografia del pubblico impiego italiano realizzata dal Forum, emerge anche l’immagine di un gruppo professionale composto prevalentemente da giuristi. Infatti, i laureati nelle due discipline giuridiche e politico-giuridiche (giurisprudenza
in gran parte e scienze politiche) raggiungono da soli il 66,4% del totale.

Essi sono, inoltre, in ‘maggioranza relativa’ pressochè in tutti i dicasteri: 63,3% alla Difesa, 58,4% all’Industria o Attività Produttive, 52,9% al Lavoro, 83,9% ai
Lavori Pubblici, 67,7% all’Istruzione, 60,8% alla Sanità, 51,5% al Tesoro, 94,1% all’Interno, 98% agli Esteri, 75% all’Ambiente, 66,7% ai Beni Culturali.