Undici magrebini, fra cui uno di quelli che nei mesi scorsi riuscirono a fuggire in maniera racambolesca dagli uffici della Questura di Modena, sono stati individuati e fermati stamane dagli agenti della Polizia Municipale nel corso di un controllo all’interno degli uffici di un capannone industriale dismesso in via Cesari.

Fra i fermati anche sei minorenni, tre dei quali sono stati visitati dai sanitari che hanno diagnosticato la scabbia. L’intervento del personale del comando di viale Amendola è scattato poco prima delle sette di martedì 3 dicembre in seguito alla segnalazione di alcune persone che hanno denunciato la presenza di persone che nottetempo attraversavano la loro proprietà per raggiungere il capannone abbandonato confinante. Una decina di uomini in divisa hanno così circondato l’edificio. Accampati in quelli che erano gli uffici aziendali i Vigili hanno fermato 11 persone (di nazionalità tunisina, algerina, marocchina e un palestinese). Al momento della identificazione negli uffici della Questura uno dei fermati è risultato una vecchia conoscenza della Polizia di Stato. Dagli uffici di via Divisione Acqui si era allontanato con un’azione di forza, assieme ad altre tre persone, la scorsa estate dopo essere stato fermato per accertamenti. Per altri due sono scattati gli arresti in applicazione della legge Bossi – Fini. Ad altre tre persone è stato notificato il decreto di espulsione dal nostro paese. I controlli effettuati dal personale della Polizia Municipale all’interno dell’ex fabbrica hanno consentito di recuperare circa 500 involucri di cellophane usati abitualmente per la confezione delle singole dosi di droga da mettere sul mercato. Reso inutilizzabile anche un rudimentale generatore di calore elettrico usato molto probabilmente per scaldare la droga.