Nei comuni modenesi solo un consigliere comunale su cinque è donna e nelle giunte la quota degli assessori è più o meno la stessa, con sei sindaci donna su 47 Comuni. E Modena è una delle realtà dove la presenza femminile nelle istituzioni e nei luoghi decisionali è maggiormente garantita. Al tema “Donne e rappresentanza istituzionale” è dedicato il seminario in programma domani, lunedì 18 novembre -ore 15,30, sala del Consiglio provinciale, viale Martiri della libertà 34 a Modena- con l’obiettivo di approfondire il dibattito sulle azioni positive che possono garantire il principio di pari opportunità di accesso alle cariche elettive che oggi, dopo la modifica dell’articolo 51 della Costituzione, possono essere introdotte nella normativa ordinaria.


L’iniziativa, che sarà conclusa dall’assessore regionale all’Innovazione amministrativa e istituzionale Luciano Vandelli, è promossa dal Consiglio provinciale, dall’assessorato e dalla commissione alle Pari opportunità della Provincia, dall’Ufficio della consigliera di parità. Aprono i lavori Antonella Orlandi, vice presidente del Consiglio provinciale, e Paola Panini, presidente della commissione Pari opportunità. Sulla rappresentanza femminile in Italia e in Europa sono previsti gli interventi della politologa Alisa Del Re, dell’assessore provinciale Morena Diazzi e della parlamentare Elena Montecchi, relatrice della proposta di revisione dell’articolo 51 della Costituzione. Proposte di azioni positive verranno illustrate dalla giurista Giuditta Brunelli (Università di Firenze) e da Isa Ferraguti, consigliera di parità della Provincia di Modena. Il nuovo Statuto regionale sarà il tema degli interventi dei consiglieri regionali Marco Lombardi e Silvia Bartolini. Coordina il seminario Brunella Piccinini, presidente della commissione consiliare Affari e servizi generali.