Di circa duemila disabili disoccupati iscritti alle apposite liste di collocamento ben 833 sono immediatamente disponibili a lavorare. A un anno di distanza l’85 per cento dei disabili che ha iniziato un lavoro lo conserva ancora mentre nelle aziende modenesi sono disponibili quasi 600 posti di lavoro riservati ai disabili. Sono questi alcuni dei dati principali diffusi dall’assessorato al Lavoro della Provincia di Modena relativi all’applicazione della legge 68 del 1999 sul collocamento obbligatorio che ha sostanzialmente cambiato il quadro normativo di riferimento.


È in crescita, sia nel pubblico sia nel privato, il numero di inserimenti di disabili nelle aziende che ne hanno obbligo e ha riguardato, nel 2002 da gennaio a settembre, 260 lavoratori. Inoltre l’occupazione per i disabili si sta “stabilizzando”: infatti a distanza di un anno l’85 per cento degli avviati sta ancora lavorando mentre un terzo degli avviati è al lavoro da oltre 24 mesi.
Positivo anche l’andamento delle “convenzioni” introdotte con la legge 68 che consentono accordi istituzionali tra aziende e Provincia sulle modalità e sulla gradualità dei processi nel tempo delle assunzioni obbligatorie dei disabili: solo nel 2002 sono state programmate, attraverso le “convenzioni”, ben 436 assunzioni di disabili. Dal 2000 sono 147 le convenzioni stipulate di cui 18 nel settore pubblico. Oltre alle “chiamate nominative” di lavoratori disabili da settembre hanno preso il via anche le “chiamate numeriche” (persone non indicate dalle imprese stesse ma scelte all’interno dalla lista di disoccupazione in base alla posizione del lavoratore nell’apposita graduatoria): dal 1 settembre al 23 ottobre sono stati avviati 35 disabili.