Alla fine Reggio decide, ma controvoglia. Niente targhe alterne per domenica. Modena, Bologna e Ferrara si erano già accodate a Parma sospendendo il provvedimento per domenica 3 novembre in occasione delle celebrazioni dei defunti. Ieri Reggio, ormai isolata, ha deciso di adeguarsi. E così faranno tutti gli altri 15 comuni reggiani.

Ma l’assessore comunale all’ambiente Luciano Gobbi esprime «forte irritazione per il mancato rispetto degli impegni e per l’assenza di un efficace coordinamento», cioè dalla Regione. «La Regione non è il gendarme dell’accordo», sostiene l’assessore regionale Guido Tampieri.
Prima di decidere il da farsi, il Comune di Reggio aveva chiesto un parere alla Regione. Nella sua risposta, Tampieri non nasconde il suo giudizio negativo sulla decisione, «presa unilateralmente», di alcune città di sospendere il provvedimento. Tuttavia afferma: «Non è alla Regione che va chiesto conto dei comportamenti difformi. La Regione non è il “gendarme dell’accordo”, quello sottoscritto è un patto tra le città per tutelare la salute dei cittadini, non un patto con la Regione». Non a caso a giorni, il 6 novembre, ci sarà un incontro in Regione con i Comuni che hanno aderito all’accordo sui provvedimenti contro l’inquinamento. In quella sede si parlerà anche dei nuovi fondi statali previsti da un accordo, per il momento solo siglato, tra il ministero dell’Ambiente e la Regione Emilia-Romagna. Fondi che dovrebbero servire ad avviare gli interventi «strutturali» dei quali da tempo si parla per affrontare l’emergenza inquinamento.