Per il terzo anno consecutivo nel modenese torna a suonare la campanella nelle fattorie. Alunni delle scuole materne, elementari, medie e superiori parteciperanno infatti a lezioni di agricoltura e di alimentazione nella stalla, nel pollaio, nell’ orto, nel caseificio o tra i filari del vigneto. Migliaia di bambini e ragazzi, nell’ anno scolastico appena iniziato, saranno i protagonisti delle ”Fattorie Didattiche” per vivere momenti di apprendimento attivo in ambiente rurale.


Lo scorso anno furono oltre 9200 i ragazzi, cioe’ 470 classi, coinvolti nell’ iniziativa. Al progetto, promosso dall’ Assessorato all’ Agricoltura e Alimentazione della Provincia di Modena d’ intesa con la Regione Emilia-Romagna e le altre Province, hanno aderito 32 aziende agricole e agriturismi modenesi.
All’ interno delle Fattorie Didattiche modenesi i bambini potranno scoprire un universo spesso a loro sconosciuto, essere stimolati a un approccio attivo al mondo animale e vegetale, avere una maggior attenzione per l’ ambiente, per la qualita’ e l’ origine degli alimenti che quotidianamente consumano.
”Queste fattorie-scuola þ spiega Enrico Corsini, Assessore all’Agricoltura e Alimentazione della Provincia di Modena – rappresentano un’ opportunita’ per favorire e aumentare la conoscenza in campo agroalimentare dei ragazzi, ma anche un’ opportunita’ che puo’ favorire un reddito aggiuntivo per gli agricoltori che si impegnano in attivita’ di promozione del loro lavoro e della cultura rurale. Occorre inoltre ricordare che la fattoria costituisce un’ opportunita’ didattica qualificata nei progetti di educazione alimentare che le istituzioni scolastiche svolgono all’ interno dei progetti di educazione alla salute”.
Le 32 Fattorie Didattiche modenesi potranno ospitare, su prenotazione, scolaresche e gruppi di ragazzi per raccontare la vita, le modalita’ di coltivazione, di allevamento e la filiera dei prodotti tipici. L’ attivita’ didattica in fattoria – che puo’ essere di mezza giornata o di un giorno intero – si realizza con i laboratori del pane o dei formaggi, la vendemmia, la semina, l’ avvicinamento agli animali eccettera.
Le attivita’ didattiche saranno in particolare diversificate dai ritmi produttivi e dalle attivita’ predominanti della specifica azienda agricola, seguendo il corso delle stagioni.
Per l’ attivita’ in fattoria e’ previsto poi un contributo a carico delle classi o gruppi, in rapporto al percorso didattico scelto e al pranzo e/o merenda di prodotti tipici che consumeranno in azienda.
Da notare infine che i titolari delle aziende che hanno aderito alla rete provinciale e regionale di ”Fattorie aperte” e ”Fattorie didattiche” hanno partecipato e partecipano a corsi di formazione di marketing aziendale (finanziati dall’ Unione europea), attuati in collaborazione con Modena-Formazione e Csa di Bologna. Ed anche per i docenti e’ stata realizzata una specifica formazione per indirizzare la programmazione scolastica verso una didattica attiva, in un contesto di osservatorio/laboratorio di educazione alimentare e ambientale.
Nell’ ambito della delega regionale per l’ Educazione Alimentare ed orientamento dei consumi, l’ assessorato all’ agricoltura e alimentazione della Provincia di Modena ha programmato e sostenuto diverse iniziative e progetti: solo quest’ anno vengono finanziati 19 progetti presentati da Comuni (Maranello, San Cesario, Fanano e San Felice) e da vari Istituti scolastici e Direzioni didattiche per un totale di oltre 100 mila euro. Altri progetti, presentati da associazioni ed istituzioni varie ed a gestione diretta, indirizzati soprattutto alla promozione dei prodotti tipici e di qualita’, vedono poi un impegno pari a circa 60 mila euro all’anno.