Il tasso di disoccupazione è sceso al livello più basso dall’ottobre del 1992. Ne dà notizia l’Istat precisando che il tasso dei senza lavoro ha raggiunto a luglio quota 8,7% rispetto a luglio 2001 e il 9% se si considera il dato destagionalizzato.

Questo dato – spiegano all’Istat – è il più basso da quando ci sono le nuove serie storiche, ovvero
dall’ottobre 1992. Le persone in cerca di occupazione a luglio 2001 erano 2.095.000 (-98.000 rispetto a luglio 2001). Se si considera il dato destagionalizzato le persone in cerca di
occupazione erano 2.162.000. L’Istat ricorda che la dinamica espansiva dell’occupazione è risultata comunque più contenuta rispetto agli ultimi due periodi considerati. A gennaio infatti il ritmo di crescita era stato dell’1,7% mentre ad aprile
l’aumento degli occupati era stato pari all’1,8%.
Questo fenomeno – precisa l’Istat – ha riflesso il
rallentamento del ritmo di sviluppo dell’occupazione nei servizi (in questo settore l’aumento degli occupati è stato pari a 166 mila persone). La decelerazione del tasso di crescita dell’occupazione – precisa l’Istituto – ha riguardato
l’esclusivamente le regioni del Nord mentre il Centro e il Sud hanno contribuito alla crescita della domanda di lavoro. Le forze di lavoro (occupati più
persone in cerca di occupazione) a luglio hanno raggiunto quota 4.080.000 con un aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente di 174 mila unità. L’aumento degli occupati si è registrato soprattutto nei servizi (+166 mila) anche se con una dinamica più contenuta mentre gli occupati nell’industria in senso stretto sono aumentati di 83 mila persone. In agricoltura gli occupati sono scesi di 16 mila unità. Gli occupati sono cresciuti soprattutto al Sud. Nel Mezzogiorno l’aumento è stato di 121 mila persone a fronte degli 89 mila in più al Centro e di 62 mila occupati in più del Nord. Nel Mezzogiorno si è registrato anche un calo significativo delle persone in cerca di occupazione (-76 mila) con una riduzione del tasso di
disoccupazione al 17,9% (-1,1%). Ai minimi anche il tasso di disoccupazione al Centro (6,1%) mentre al Nord le persone in cerca di occupazione sono il 3% delle forze di lavoro. L’occupazione è cresciuto soprattutto tra il lavoro dipendente (+324 mila unità) mentre gli occupati autonomi sono diminuiti di 53 mila persone. L’occupazione dipendente in più
e’ stata (almeno in termini assoluti) sopratutto permanente a tempo pieno. I posti fissi infatti sono cresciuti di 195 mila unità. Gli occupati atipici sono cresciuti invece di 129 mila persone con una dinamica molto più accentuata (+5,1%) di quella
dei posti fissi (+1,5%). A luglio 2002 è cresciuto anche il tasso di attività tra i 15 e 64 anni toccando quota 61,2%. Il tasso di occupazione in questa fascia d’età ha raggiunto quota 55,8%, il dato più alto – secondo quanto risulta all’Istat – negli ultimi 6 anni.