Dopo il blocco delle tariffe deciso dal governo per le bollette elettriche – soprattutto quelle delle famiglie con alti consumi o delle seconde case – si profila ”una nuova stangata” oltre all’inevitabile recupero degli aumenti temporaneamente sospesi.


E’ quanto rileva, in una nota, l’Unione Nazionale Consumatori precisando che, dal primo gennaio prossimo -in base ad una delibera dell’Autorità per l’energia-, saranno rimodulate sia le quote fisse sia la tariffa ‘nuda’. Un provvedimento che -spiega l’associazione dei consumatori- per le seconde case con un normale impianto da 3kw si tradurrà in un ”aumento del 19% della quota fissa, che passerà dagli attuali 6543,68 centesimi di euro a 7,02 centesimi di euro”. Per le prime case, invece, la delibera -prosegue l’Unione- comporterà una ”forte riduzione, da 356,98 a 2064 centesimi di euro, pari al 43,6%”. Ma ”contemporaneamente dal primo gennaio aumenterà la tariffa nuda, tranne per i bassi consumi fino a 900 khilowattora l’anno”. Di conseguenza l’impatto della delibera, per i consumi molto bassi si tradurrà in un risparmio fino a circa 17 euro l’anno; per gli utenti con medi consumi vi sarà una ”sostanziale stabilità”, mentre per quelli con consumi medio-alti vi sarà un ”rilevante rincaro”, stimato fino a ”120 euro l’anno”.