Durante la conferenza stampa che si è tenuta al Comando dei Carabinieri dell’Emilia-Romagna, il
pm Giovagnoli ha riferito uno scambio di frasi fra due dei cinque fermati.

I due, riprendendo l’affresco che raffigura
Maometto all’Inferno, hanno detto: ”Ecco guarda dove l’hanno messo. Hai visto il dipinto? E’ quello che hanno fatto vedere anche al telegiornale”. Gli ha fatto eco il suo interlocutore:”Si, è quello”. ”Sai cosa ha detto l’idolo? – ha continuato l’altro – se non lo tirano via butterà giù tutto”. L’altro gli ha chiesto di giurare. ”Te lo giuro sul nome di Allah”. E l’altro ha chiosato: ”Quello che fa Bin Laden è quello che ci vuole in questo momento”.
Un’altra frase definita ”particolarmente preoccupante” dal magistrato, si riferisce agli orari di un possibile e nuovo sopralluogo: ”Qua è meglio venire presto, verso le 7.30 del mattino”, ha detto uno del gruppo nel corso delle riprese all’ interno della basilica. I cinque hanno filmato anche le Due
Torri e l’interno di una chiesa del centro, San Giacomo Maggiore. Anche qui sono state ripetute frasi minacciose:”Guarda che cosa pregano, Allah lo butti giù. Andrà tutto giù”. Nonostante che i cinque abbiano dichiarato ai Carabinieri di
essere in visita turistica a Bologna e di non avere nessuno scopo aggressivo, mentre si trovavano negli uffici dei militari che stavano raccogliendo le loro dichiarazioni spontanee,sarebbero stati sorpresi ad esprimere la speranza che il berbero stretto con cui avevano parlato durante le riprese, non fosse compreso, e inoltre – ha detto il magistrato – stavano accordandosi per fornire versioni di comodo ai carabinieri.