Sono un italiano e quattro marocchini, tutti residenti a Padova, i cinque sorpresi dai
Carabinieri di Bologna all’ interno della basilica di San Petronio mentre filmavano l’ interno e l’ esterno della chiesa, forse un sopralluogo per un attentato. Lo ha riferito il Pm Paolo Giovagnoli che coordina le indagini.


Ad accusare i cinque, che parlavano in lingua berbera, sarebbero le loro voci registrate dalla videocamera: in particolare – ha spiegato ancora il magistrato – facevano commenti allarmanti, parlando delle minacce rese pubbliche dalla
stampa sull’ affresco che raffigura Maometto all’ inferno. Nel video qualcuno direbbe ”se non lo tolgono verrà tutto giù”, riferendosi all’ affresco; ma nella registrazione ci sarebbero anche riferimenti ”alle ragioni sostenute da Bin Laden”.
I cinque, quando sono stati bloccati dai militari, stavano girando immagini fuori e dentro San Petronio: in particolare avevano filmato l’ affresco del ‘400 con Maometto, un grande crocefisso della chiesa, e l’ altare maggiore.