I carabinieri di Modena hanno smantellato un’organizzazione criminale composta da italiani e albanesi che sfruttava giovani donne, provenienti soprattutto da Paesi dell’Est europeo, costringendole a prostituirsi.

Per l’operazione “Tatiana” sono stati emessi 13 gli ordini di custodia cautelare – 7 a carico di albanesi e 6 di italiani – 10 dei quali sono già stati eseguiti la notte scorsa in varie parti d’Italia. La banda, infatti, aveva come base d’appoggio Castelfranco Emilia, in provincia di Modena, ma aveva ramificazioni anche nella città emiliana, a San Benedetto del Tronto, Spoleto e Napoli.

Secondo i carabinieri, erano almeno 30 le prostitute fra i 18 e i 27 anni (moldave, albanesi, ucraine e romene) “protette” dall’organizzazione, che avevano messo in piedi un giro d’affari di circa 50 mila euro al mese.
Gli sfruttatori in diverse occasioni hanno sequestrato e violentato le giovani prostitute che volevano lasciare il marciapiede. In un caso, le sevizie hanno anche procurato l’aborto a una delle ragazze.