Arrivavano in Italia come insospettabili turiste dall’ Est europeo, ma poi, una volta passata la frontiera, si trasformavano in avvenenti ”ragazze squillo” che una grossa organizzazione gestita da una coppia di
rumeni provvedeva a distribuire in diverse citta’ del centro nord.

Le giovani prostitute ricevevano i clienti rigorosamente in appartamenti affittati in modo del tutto regolare da persone insospettabili, italiane o straniere, ma con regolare permesso di soggiorno e occupazione.
Le ragazze non rimanevano mai piu’ di 7 giorni nella stessa citta’ per evitare di attirare troppo l’ attenzione e farsi quindi scoprire. Ognuna di loro guadagnava circa 2.000 euro la settimana, mentre altri 4-5 mila euro finivano nelle tasche dei
boss dell’organizzazione, consegnati dalle stesse prostitute al termine di ogni periodo di permanenza.
La scorsa notte, durante un blitz durato fino all’ alba, i carabinieri del reparto operativo di Modena, coordinati dal tenente colonnello Carlo Gerosa, hanno eseguito cinque ordinanze di custodia cautelare firmate dal Pm modenese Fausto
Casari. In carcere, con l’ accusa di associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione, sono finiti due rumeni, Aurelia Soian e Iulian Badescu (pregiudicato e clandestino), entrambi di 27 anni e domiciliati a Brescia, punto
di ‘smistamento’ delle ragazze e base operativa dell’ organizzazione.
Insieme a loro i carabinieri hanno ammanettato Elio Bonvicini, 38 anni, la sua compagna di origine brasiliana Coimbra Delgado, 40 anni ambedue residenti a Modena, e Anna Maria Paolizzi, 52 anni, residente a Rimini. I tre, che avevano affittato due appartamenti in via San Faustino a Modena,
devono rispondere di sfruttamento della prostituzione. Secondo gli investigatori il loro ruolo era quello di affittare le abitazioni dove le ragazze rumene si prostituivano per otto-dieci ore al giorno previo appuntamento telefonico.
Durante l’ operazione ”Monique.com” (dal nome di una delle maitresse) i carabinieri di Modena, in collaborazione con i colleghi delle altre citta’ dove erano stati affittati gli appartamenti (Milano, Cuneo, Vienna, Mestre, Pescara, Vicenza, Pesaro, Parma, Trieste, Treviso, Alessandria e Bologna) hanno
fermato una cinquantina di giovani rumene con permesso di soggiorno turistico ormai scaduto: per loro sono iniziate le pratiche per l’ espulsione. Mancano ancora all’ appello tre persone appartenenti all’ organizzazione: le forze dell’ ordine le stanno cercando in Romania e in Germania, dove potrebbero essersi rifugiate.
L’ Operazione ”Monique.com” ha sgominato un giro di prostituzione di ‘alto bordo’, pubblicizzato attraverso annunci via Internet o pubblicati sui giornali e organizzato in modo tale da consentire ai clienti la scelta delle ragazze attraverso la consultazione di un catalogo patinato.