Tre persone arrestate, una trentina indagate in 10 regioni italiane, sequestrati mille cd-rom della durata media di due ore ognuno e altrettanti floppy-disc, 300 videocassette, decine di personal-computer. E’ il bilancio dell’operazione anti-pedofilia svolta dalla polizia postale ‘Veneto’ di Venezia, a conclusione di un’inchiesta del pm Michele Maturi.

Il blitz, denominato “Cyber trap”, e che ha colpito liberi professionisti, dipendenti pubblici e studenti, è stato portato a termine in città di Veneto, Sicilia, Umbria, Campania, Toscana, Piemonte, Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna e Lazio, dove hanno operato varie squadre mobili e altri uffici della polizia. Uno degli arrestati è stato sorpreso mentre inviava in Internet dal proprio computer immagini pedopornografiche: altri due trasmettevano in rete raccapriccianti video con minori, anche di meno di 10 anni, obbligati a rapporti sessuali con adulti e coetanei. Tra gli indagati, la maggior parte di età compresa tra i 18 e i 22 anni, figurano persone già coinvolte e condannate per violenza sessuale nei confronti di minori. Copioso il materiale prodotto mediante lo sfruttamento di minori, intercettato e ricevuto da militari della squadra informatica del compartimento di polizia delle telecomunicazioni di Venezia, che nei mesi scorsi ha svolto intercettazioni dei flussi di comunicazioni telematiche combinate con attività tecnica sotto copertura nel web.