Era in preda a una profonda disperazione il padre che ieri pomeriggio ha accoltellato il figlio di 17 anni ricoverato al Policlinico di Modena in attesa di un trapianto di intestino

L’uomo, un pediatra romano di origini toscane (nato a Lucca) non sopportava più di vedere il suo ragazzo soffrire, si era convinto che in quelle condizioni non poteva andare avanti. E quel coltello a serramanico, in un momento di profondo sconforto, gli deve essere sembrato l’unico modo per far cessare le sofferenze del figlio, che si era aggravato nell’ultimo anno. Distrutto psicologicamente, in stato di choc, l’uomo è detenuto per tentato omicidio nella sezione carceraria del Policlinico. Ieri il pm titolare dell’indagine, Pasquale Mazzei, l’ha interrogato per tre ore e domani è prevista l’udienza di convalida. Il figlio è fuori pericolo, anche se è ancora ricoverato nel reparto di terapia intensiva post operatoria. Gli sono state suturate diverse lesioni al torace e altre ferite, una sola delle quali considerata seria. Da un mese il ragazzo era ricoverato nel reparto di gastro-enterologia del Policlinico in attesa del trapianto, dopo che una grave malattia gli aveva causato una diffusa necrosi e paralisi del tratto digerente.