Il Modena Calcio, la Provincia e le associazioni datoriali e sindaca hanno formalmente aderito alla campagna di sensibilizzazione “Diamo un calcio allo sfruttamento dei bambini” iniziativa per dire basta all’utilizzo dei minori nella produzione di articoli sportivi. L’iniziativa è stata lanciata dalla “Global march against child and labour” assieme a “Mani tese” in occasione dei Campionati del mondo di calcio che si svolgeranno in Giappone Corea nel giugno prossimo.


Alla firma della petizione, un rappresentanza dei “canarini”, c’erano il centrocampista Gianni Orfei e il responsabile dell’ufficio marketing Luca Righi Riva, ai quali l’assessore al Lavoro della Provincia di Modena Giorgio Razzoli e Maria Rosa Cutillo hanno consegnato un pallone equo e solidale. “Per il futuro auspico che si continui a mantenere alta l’attenzione sul tema della tutela dei diritti nel lavoro, soprattutto per quanto attiene ai soggetti più deboli. A tale proposito – ha sottolineato Giorgio Razzoli, assessore al Lavoro della Provincia di Modena – ritengo sia di particolare interesse la proposta avanzata in sede regionale circa l’adozione di un marchio di qualità sociale delle imprese e del lavoro che certifichi, per tutte le fasi della lavorazione di un prodotto, il rispetto delle norme nazionali e internazionali contro il lavoro nero, minorile e rispettoso delle norme di sicurezza e di tutela ambientale. Sostenere queste scelte è importante perché equivale a riconoscere che oggi sempre più la concorrenza si vince non solo con la capacità di innovare e con la qualità del prodotto ma anche con un lavoro ben organizzato, con la sicurezza, la formazione e il rispetto dei diritti dei lavoratori”.
Durante il mese di giugno, periodo di svolgimento della 17° edizione dei mondiali di calcio, continueranno le iniziative di sensibilizzazione sul tema dello sfruttamento dei minori, soprattutto dei paesi del sud del mondo, nelle produzioni di articoli sportivi.