La famiglia di un tifoso minorenne,
che rimase coinvolto nei disordini al termine della partita
Ancona-Modena del 16 dicembre, ha presentato una denuncia all’
autorità giudiziaria contro la Polizia, e in particolare contro
il funzionario della Questura modenese che accompagnò i
supporter del Modena nelle loro trasferte, e contro i
responsabili della Questura di Ancona che erano in servizio
quella domenica.


Nella denuncia si parla di lesioni aggravate, minacce,
percosse e violenza privata. In una conferenza stampa, la madre del giovane e l’ avvocato
Riccardo Artelli di Bologna che patrocina la famiglia hanno
detto che, dopo essere stati fermati, i giovani sarebbero stati
picchiati dalla Polizia. ”Mio figlio aveva il volto tumefatto,
con lesioni al torace e un grosso livido sulla schiena”, ha
detto la madre del ragazzo.
Per gli episodi di quella domenica (si temeva che un
poliziotto potesse perdere un occhio a seguito dei tafferugli),
quattro tifosi sono già andati a giudizio: due sono stati
condannati, due assolti. Il minorenne dovrà essere invece
giudicato dal tribunale di Ancona per resistenza a pubblico
ufficiale. ”Se mio figlio è responsabile di qualche reato,
saranno i giudici a stabilirlo – ha aggiunto la madre – Ma non
riesco ad accettare i maltrattamenti subiti da mio figlio e
altri ragazzi”.
Secondo la documentazione che correda la denuncia, il giovane
avrebbe subito lesioni con una prognosi di oltre tre mesi. L’
avvocato ha aggiunto che la denuncia della famiglia del giovane
è sostenuta e corredata anche dalle dichiarazioni di altri
ragazzi.